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Facebook: gli utenti rinuncerebbero al proprio account per poco

Non è sicuramente una novità il brutto periodo che ha dovuto passare il social network Facebook nell’ultimo anno. Siamo partiti con lo scandalo Cambridge Analytica circa un anno fa per arrivare all’esposizione di alcune foto private di milioni di utenti, qualche settimana fa.

Per questi, e molti altri motivi, la piattaforma è stata abbandonata da migliaia di utenti, che hanno preferito continuare la propria esperienza con altri social come Instagram e Snapchat. Secondo lo studio di tre università negli Stati Uniti, molti utenti rinuncerebbero al proprio profilo per 800 euro. Scopriamo i dettagli.

 

Facebook: rinuncereste al vostro account per 800 euro?

Secondo uno studio effettuato da tre università americane, la University of Michigan, la Trufts University e il Kenyon College, basterebbe una “piccola” cifra per convincere molti utenti a rinunciare al proprio account Facebook. Secondo lo studio il nostro profilo vale all’incirca 1000 dollari, per la precisione 870 euro, anche se per l’azienda di Mark Zuckerberg, i nostri dati, valgono molto di più.

I ricercatori hanno spiegato di aver condotto tre esperimenti, basati su aste in cui i vincitori sono pagati per chiudere i propri account per un massimo di un anno. Ognuna di queste aste vedeva un gruppo di partecipanti a cui venivano offerti dei soldi per chiudere il proprio account per un giorno, tre giorni o sette giorni. Solo il vincitore di questi partecipanti, avrebbe ricevuto un premio in denaro. I ricercatori, una volta ottenuti tutti i dati, hanno stimato il valore medio di un account del social, secondo ogni utente.

La domanda principale era: quanto accettereste per rinunciare al vostro profilo Facebook? alcuni utenti si sono accontentati di soli 70 euro al mese, altri invece si sono avvicinati ai mille euro. In media gli utenti hanno chiesto 1.139 dollari per chiudere un anno intero il proprio profilo. Dobbiamo precisare che lo studio è stato effettuato prima che venissero a galla tutti i recenti problemi a cui è andata incontro la piattaforma.

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Pubblicato da
Veronica Boschi