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5G: test deludenti, la rete di TIM, WInd, Tre e Vodafone potrebbe essere un flop

Qualcomm ha condotto il suo primo test di velocità 5G. Le aspettative iniziali per una rete illimitata non sono state soddisfatte, tanto da parlare di un vero e proprio flop. Ci si sarebbe aspettato un risultato ben diverso. Ciò su cui abbiamo messo mano è qualcosa di molto diverso da quello che sicuramente ci saremmo aspettati. Deludente, in ogni senso. Scopriamo com’è andata.

 

Test 5G: velocità scadente

Sappiamo che una connettività 5G imporrà costi esorbitanti sia per gli abbonamenti che per gli smartphone idonei ad accedere al network. A fronte di costi e servizi simili ci aspetteremmo quanto meno qualcosa di “veramente illimitato”. Ciò che emerge dalle prime dimostrazioni contrasta con tutta la pubblicità positiva del periodo. Le prestazioni sono scarse.

Nel corso del Summit Qualcomm Snapdragon Tech che si è tenuto a Maiu nelle Hawaii è stato mostrato un prototipo di modem X50 5G che e detta del chipmaker avrebbe dovuto far registrare risultati straordinari sotto il profilo della velocità di accesso. Com’è andata a finire? Male, ben al di sotto delle previsioni.

Al massimo si sono raggiunti i 140 Mbps su frequenze di 39 GHz (mmWave Transmission). Siamo ben lontani da una connessione Gigabit. A dirla tutta possiamo parlare di un 4G decisamente castrato. Gli attuali network di quarta generazione, di fatti, sono già capaci di spingersi al limite dei 400 Mbps, senza contare che Vodafone e TIM hanno già attuato i profili 4.5G con connessione ad 1Gbps.

Verizon, chiamata direttamente in causa con i propri hotspot insieme ad AT&T, spiega che si avrà una rete multi-gigabit quando questa sarà attiva e ben ottimizzata. I risultati, quindi, sono falsati ed utilizzati a solo scopo dimostrativo. Al debutto del 5G manca ormai poco e già molti utenti stanno pensando di passare ad uno smartphone 5G. Vale la pena acquistarlo fin da adesso senza sapere a quale velocità reale si navigherà? Considerate questo interrogativo e dateci una risposta di parte.

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Pubblicato da
Domenico