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Per i bambini il display di uno smartphone è più interessante di dolci e videogiochi

La ricerca My First Device di Norton by Symantec svolta su un campione di quasi 7000 risposte ricevute da genitori di ambo i sessi provenienti da 10 paesi in Europa e Medio Oriente, con bambini di età compresa tra i cinque e i sedici anni, offre spunti di riflessione sulle sfide affrontate dalla prima generazione di genitori “digital-first”.

Si tratta di quei genitori con figli che non hanno mai conosciuto un mondo senza smartphone e tablet, e che pertanto si affacciano a nuovi scenari rispetto alla corretta educazione in un mondo che mette in discussione metodologie e approcci su diversi temi, tra i quali l’età in cui un bambino dovrebbe esporsi allo schermo di uno smartphone.

La ricerca esamina le abitudini personali in ambito digitale, e quali sono i potenziali effetti, positivi o negativi, sui figli. Ida Setti, Direttore Commerciale Sud Europa Norton afferma: “essere genitori oggi non è semplice. Le vecchie sfide come convincere i bambini a mangiare più verdura, andare a letto in orario e fare i compiti sono ancora lì”.

Ma, aggiunge Ida Setti, “ci sono nuove problematiche legate alla tecnologia. A differenza dei loro figli, la maggior parte dei genitori di oggi non è cresciuta con dispositivi connessi come smartphone e tablet, e ciò lascia loro alle prese con la creazione e l’applicazione di nuove regole legate alla fruizione dei contenuti su schermo“.

 

Bambini, genitori e smartphone in My First Device Norton

La ricerca Norton fa emergere anche che gli smartphone sono il passatempo preferito da parte dei bambini (il 71% in Italia), rispetto ai tablet (60% Italia), ai videogiochi (55% Italia), alla televisione (63% Italia), ai dolci e alle caramelle (63% in Italia) e al cosiddetto “cibo spazzatura” (37% in Italia).

Risulta evidente che i bambini passano più tempo davanti allo schermo di uno smartphone che a giocare all’aperto: 2ore e 35 minuti di media ogni giorno contro 1 ore e 58 minuti in media passati all’aperto. Più di un quarto dei genitori afferma che i loro figli trascorrono online più tempo di loro stessi.

I bambini britannici sono quelli che passano più tempo davanti ai dispositivi mobili, quasi tre ore al giorno mentre i bambini italiani si fermano a 2 ore e 24 minuti. Abitudini volute dai genitori visto che la metà di loro ritiene che gli smartphone possano aiutare i propri figli nei processi di problem solving e apprendimento

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D’altro canto però, sono sempre gli stessi genitori a preoccuparsi del potenziale impatto negativo dell’uso dei device a partire dalla qualità del sonno. I genitori si preoccupano anche degli effetti dannosi che i dispositivi hanno sui livelli di energia corporea, le capacità relazionali e addirittura sulla salute mentale.

E queste preoccupazioni sono legate anche all’età nella quale i bambini ricevono il primo dispositivo personale. Nella media dei paesi EMEA, i bambini ricevono il primo smartphone personale a 9 anni, mentre in Italia a 10. Bill Gates afferma che non esiste un’età specifica più idonea anche se lui lo farebbe non prima dei 14 anni.

 

Bambini, genitori e smartphone: i consigli di Norton

  • Stabilire regole e linee guida chiare da applicare in casa. Queste regole possono includere l’impostazione di limiti per l’orario di utilizzo degli schermi, il tipo di contenuto al quale un bambino può accedere online, o il tono e il linguaggio appropriato da utilizzare in rete. Regole che dovrebbero variare in base all’età e alla maturità.
  • Invitare i bambini ad accedere alla rete in spazi comuni. Bisogna trovare il giusto equilibrio per non far sentire i figli troppo controllati, e che non hanno bisogno di nascondersi per navigare in rete.
  • Stimolare e mantenere un costante e libero dialogo con i bambini. I genitori devono parlare e conoscere l’esperienze vissute dai propri figli sulla rete, inclusi i casi in cui è possibile pensare a fenomeni di cyberbullismo.
  • Incoraggiare i bambini a pensare prima di cliccare. Nel momento in cui visitano un sito online di video, o se ricevono un link da fonte ignota in un’email o mentre navigano sul web, è bene ricordare ai propri figli di non cliccare sui link. Altrimenti si rischiano virus e contenuti inappropriati.
  • Verificare contenuti potenzialmente dannosi. Dai siti web alle app, ai giochi e alle community online, i figli hanno accesso a molti contenuti che possono influenzarli sia positivamente che negativamente. L’utilizzo di strumenti intelligenti per la sicurezza e di impostazioni integrate nei browser, possono aiutare il nucleo familiare a stare al sicuro.
  • Discutere sempre sui rischi legati alla pubblicazione e condivisione di informazioni private, video e foto, specialmente sui social media.
  • Diventare un modello positivo. I bambini imitano facilmente i comportamenti dei genitori, quindi è giusto educare attraverso l’esempio.
  • Utilizzare un buon software di sicurezza. Norton Security permette di proteggere bambini e dispositivi da siti Web potenzialmente dannosi, virus, tentativi di phishing e altre minacce online progettate per rubare informazioni personali e finanziarie.
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Pubblicato da
Marco Serra