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Facebook ha assunto l’ex vice premier Clegg per risollevare la propria immagine

Il social network Facebook è arrivato a dover affrontare il momento più delicato della storia dell’azienda. Mesi fa è stato colpito dallo scandalo Cambridge Analytica, mentre solo qualche settimana fa dalla più grande falla nella sicurezza mai vissuta.

Molti azionisti hanno di conseguenza chiesto la rimozione di Mark Zuckerberg dalla presidenza, per non essere stato in grado di fronteggiare tali scandali. Avendo accertato che non è possibile cacciare Zuckerberg, quest’ultimo ha assunto Clegg, l’ex vice premier britannico per cercare di risollevare la propria immagine.

 

Facebook assume Clegg, l’ex vice premier britannico

L’azienda ha deciso di assumere Clegg, vice premier per cinque anni durante il governo di David Cameron e contestatore della Brexit, come capo degli affari globali e della comunicazione. Alla piattaforma serviva una figura che potesse dialogare con le istituzioni, affrontare accuse per la diffusione di notizie false o di non tutelare la privacy. Il compito più importante di Clegg sarà quello di gestire i rapporti con un’Europa

sempre più agguerrita.

L’ex vice premier Clegg è stato corteggiato a lungo da Zuckerberg e Sandberg, e finalmente per loro, si trasferirà a Menlo Park nel mese di gennaio accompagnato dalla moglie e dai tre figli. Clegg ha preso il posto di Elliot Schrage, che d’ora in poi occuperà solamente il ruolo di consulente. Dopo lo scandalo Cambridge Analytica, Facebook ha ricevuto una maxi multa da parte della Commissione Europea ed è stato introdotto anche un nuovo regolamento europeo per la privacy.

Sir Clegg si è così espresso: “Facebook, Whatsapp, Messenger, Oculus e Instagram sono al centro della vita quotidiana di tante persone, ma anche il cuore di alcune delle questioni più complesse e complicate che dobbiamo affrontare. Come società, la privacy dell’individuo, l’integrità del nostro processo democratico, le tensioni tra culture locali e la Rete globale. L’equilibrio fra libertà d’espressione e contenuti proibiti, il potere e le preoccupazioni sull’intelligenza artificiale e il benessere dei nostri figli“.

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Pubblicato da
Veronica Boschi