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Gli smartphone che non abbiamo mai visto (o quasi): le 7 idee peggiori di sempre

Galaxy Note 9, Huawei P20 Pro ed iPhone XR sono nomi che evocano il lustro tecnologico più assoluto nel comparto delle innovazioni smartphone del periodo. Ma non è stato sempre così facile giungere ad un compromesso accettabile tra usabilità, funzioni e desiderio di cambiare. Ci sono state 7 tendenze terribili che (per nostra fortuna) non hanno trovato alcuno sbocco pratico.

Mentre si resta in attesa di evoluzioni tecniche che a breve porteranno al manifestarsi di smartphone Samsung con ben 4 fotocamere vediamo quelli che sono stati i flop e le idee più astruse della storia della telefonia.

 

Display per smartphone 3D

Potete immaginare cosa si prova ad indossare un paio di occhialini 3D per guardare un film in TV? Traslate la cosa in ambito smartphone, dove il tempo di utilizzo aumenta esponenzialmente.

Benché soluzioni come HTC EVO 3D ed LG Optimus 3D non abbiano richiesto l’uso di supporti di visualizzazione esterni è innegabile il fatto che si è trattato di soluzioni fortemente scomode. Telefoni che sono quasi passati inosservati ed il cui successo si è circoscritto solo alla zona asiatica, senza mai spopolare qui da noi.

Un minimo di popolarità se l’è guadagnata invece l’Amazon Fire Phone, il quale ha previsto un sistema in “prospettiva dinamica” realizzato secondo un modello a quattro fotocamere frontali con ricostruzione del volto. Un flop in piena regola. Nessuno ha sentito il bisogno di acquistare il dispositivo, nonostante un valore commerciale di soli 25$ ad un anno e mezzo dal suo esordio.

 

Proiettore smartphone

Ricordate l’epoca in cui si era pensato ai brevetti per un proiettore integrato su smartphone? Ci aveva pensato anche Samsung con il suo Galaxy Beam del 2012. L’idea di un telefono in grado di regalare un’immagine a 50 pollici sembrava incredibile, ma le dimensioni abbastanza ingombranti ed i problemi di gestione del calore hanno presto ceduto il passo a nuove idee.

 

Doppi schermi

Questo è un argomento abbastanza recente, apripista per la nascita dei primi telefoni pieghevoli della storia cui Samsung, LG e gli altri produttori stanno volgendo la loro completa attenzione.

ZTE Axon M è il primo esempio di smartphone con doppio display

. Un dispositivo costose, poco pratico ed esteticamente discutibile. Soluzioni abbastanza inutili. Serve un cambio di direzione.

 

Add-on modulari

Qualcuno ricorda Project Ara? L’idea iniziale era quella di creare uno smartphone del tutto simile ad un PC Desktop, in cui poter implementare nuovi componenti aggiornati per fotocamere, batterie ed altro hardware. Non si è andati oltre il brevetto, a meno di considerare LG G5 (un flop assurdo).

Per il momento ci si affida alla Moto Mods, versatili ma del tutto lontane dall’essere perfette e funzionali in ogni situazione. Ha senso comprare un add-on per la batteria esterna solo per avere un Moto Z sottile quanto un foglio di carta (solo 5,19 mm). Non è una cosa che tutti sono disposti ad accettare.

 

Jack per le cuffie, se ne va un pezzo di storia

Il trend vede l’abbandono del jack per le cuffie. Anche OnePlus 6T sta per salire sulla barca seguendo direttamente le imposizioni iniziali di Apple, che come al solito ha invertito il trend. Abbiamo telefoni più sottili, questo è certo. Ma perché dobbiamo usare adattatori per ascoltare la nostra musica e gestire le nostre chiamate? O magari comprare forzatamente degli auricolari full-wireless lasciando nel cassetto le nostra cuffie top di gamma? Questione di business.

 

Notch

Argomento spinoso che segue la scia di un iPhone X che ha imposto nuove regole di mercato anche in ottica Android Device. Huawei, LG ed addirittura Samsung hanno implementato (o pensato di implementare) soluzioni notch-system. Voi siete contro o a favore? Non crediamo di conoscere già la risposta.

 

Pulsanti di assistenza dedicati

L’allusione ai telefoni Samsung è chiaramente voluta. Stiamo parlando del pulsante Bixby, introdotto in occasione del lancio di Galaxy S8 e riproposto sia in chiave Galaxy S9 che in ottica Galaxy Note a partire dalle versioni del 2017. Oltretutto manca l’italiano e ci si può affidare al massimo all’inglese ed al cinese mandarino. Certo, possiamo riprogrammare il pulsante? Ma è davvero utile?

Questi sono i peggiori flop della storia della telefonia. Ti va di suggerircene altri? Partecipa alla discussione.

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Pubblicato da
Domenico