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Facebook e Google rischiano un ordine esecutivo da parte di Trump

Tutto iniziò durante le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, in cui la maggior parte dei colossi della tecnologia, schierarsi con Hillary Clinton. Oggi sembra che lo scontro tra il Presidente Donald Trump e quest’ultimi sia passato ad un ulteriore livello.

La Casa Bianca sta infatti considerando un ordine esecutivo per le agenzie federali antitrust e forze dell’ordine. Lo scopo è quello di indagare sul comportamento dei colossi americani, i pregiudizi politici che li accompagna.

 

Donald Trump vuole un ordine esecutivo per Facebook e Google

La bozza del documento è nelle mani di Bloomberg e incarica le autorità antitrust statunitensi ad “indagare a fondo se una qualsiasi piattaforma online ha agito in violazione delle leggi antitrust“. L’ordine esecutivo non è ancora stato firmato dal Presidente Trump e per il momento non viene citata nessuna azienda in particolare. Qualche settimana fa Trump si era però schierato contro il motore di ricerca Google. Ecco il suo tweet: “I risultati di ricerca forniti da Google per Trump News, mostrano solo falsi mezzi di informazione. In altre parole, lo hanno truccato, per me e per gli altri, in modo che quasi tutte le storie e le notizie siano cattive

“.

Nel mese di agosto invece il Presidente aveva parlato dei social media su Twitter: “totalmente discriminanti nei confronti delle voci repubblicane/conservatrici. Non permetteremo che ciò accada. Nell’ordine esecutivo quindi non a caso è presente un passaggio molto chiaro: “A causa del loro ruolo critico nella società americana, è essenziale che i cittadini americani siano protetti dagli atti anticoncorrenziali delle piattaforme online dominanti“.

La posizione del Presidente è condivisa da moltissimi americani, più precisamente il 72% e l’85% dei repubblicani sono d’accordo con Trump. Nel momento in cui il Presidente deciderà di firmare quest’ordine esecutivo, la guerra sarà ufficialmente iniziata. Non ci resta che attendere e scoprire come proseguirà la questione.

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Pubblicato da
Veronica Boschi