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Qualcomm presenta il riconoscimento vocale offline: privato e preciso al 95%

Qualcomm si getta a capofitto nel contesto dei sistemi Smart governati dal paradigma dell’intelligenza Artificiale applicato agli assistenti digitali. Nel farlo, propone un modello alternativo rispetto a quello corrisposto dai Big del settore, nelle vesti di Google, Amazon e degli altri sviluppatori.

In particolare, l’idea di Qualcomm è quella di un assistente vocale offline che mantenga le promesse di una piattaforma attenta alla privacy ed estremamente precisa. Un progetto che si farà sfruttando due diversi tipi di rete neurale.

 

Qualcomm: assistente personale discreto e preciso

Il chipmaker Qualcomm Technologiesci ha abituato nel tempo a conoscere importanti mutamenti nel segmento della telefonia mobile applicata al contesto hardware. Di recente ha presentato il suo Snapdragon 710 e consolidato il suo impegno nella realizzazione di tecnologie al passo con i tempi nel contesto dell’IA integrata. Ma la società potrebbe fare molto di più.

Secondo quanto concesso dalle fonti in queste ultime ore, pare che la compagnia si possa porre in evidenza con due nuove reti neurali da sfruttare a livello software per la realizzazione di un Digital Assistant Offline

che offra una precisione al 95% ed una modalità di funzionamento a garanzia della nostra riservatezza.

Si utilizzeranno, in particolare, a recurrent neural network (RNN) e la convolutional neural network. Grazie a questa base machine learning il sistema guadagna una piattaforma affidabile sotto il profilo della pertinenza delle risposte garantendo anche un funzionamento in locale. Ciò significa che non dovremo essere connessi ad Internet per avere le informazioni.

Nessuna connessione e nessun collegamento a server remoti che memorizzano i nostri dati e la nostra voce. Il vantaggio è in dubbio e solleva l’entusiasmo dei cultori della nuova era tecnologia Smart. Il sistema apprende nel tempo ed il processing dei dati è immediato ed efficiente.

Lo svantaggio si deve, invece, ad un approccio limitativo sulla quantità di informazioni disponibili, visto che non abbiamo un server cloud remoto di supporto. Ciononostante potrebbe trattarsi di una via alternativa davvero utile per gestire le nostre richieste in locale senza che i nostri dati finiscano online nelle mani dei malintenzionati di turno. Voi che ne pensate al riguardo?

 

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Pubblicato da
Domenico