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Intesa Sanpaolo: conti correnti a rischio, nuove truffe di hacker e truffatori

Non era difficile da prevedere ma dove c’è denaro c’è chi cerca di approfittarne. Se al giorno d’oggi sono veramente poche le persone le persone che non possiedono un conto corrente, i truffatori sono stati lesti ad approfittare di questa opportunità. Stiamo parlando delle truffe che svuotano il conto di alcuni sfortunati clienti delle varie banche italiane. In particolare non una banca qualunque ma la più grande di Italia è stata colpita, assieme alle sue cugine.

Per questo motivo la lettura di questo articolo è caldamente consigliata sia ai clienti della banca torinese sia agli altri. I truffatori sono abili nel sapere sfruttare le nuove tecnologie per escogitare sempre nuovi metodi di truffe Ad ogni modo vari stratagemmi fanno capo ad un unico modello che è in assoluto il più diffuso. Stiamo parlando delle truffe tramite phishing.

 

Truffe conti correnti Intesa SanPaolo, conti correnti a rischio

Chi tra chi legge non dovesse conoscere il significato di questa parola è da ritenersi fortunato, è ancora in tempo per mettersi in guardia. Questa tipologia è molto diffusa proprio perché è molto efficace. Prova ne è il grande numero di persone che si sono ritrovate il conto svuotato

da un giorno all’altro. Ora vi spiegheremo come funziona e soprattutto come non cascarci.

Con il termine phishing si tratta di un a truffa che ha come obbiettivo il furto di codici di accesso e dati sensibili. Questo per poi accedere ai conti corrente dei malcapitati e impossessarsi del denaro. Come fanno vi chiederete voi. E’ molto semplice: inviano delle finte comunicazioni ufficiali, spacciandosi per la banca Intesa Sanpaolo. Ne imitano il modo di esprimersi e le features e con una scusa brillante vi chiedono i dati di accesso. Molti clienti in buona fede ci sono cascati e hanno dovuto dire addio a parte dei propri risparmi.

Fate attenzione dunque e non fidativi di chi cerca di estorcervi dati di questo tipo. Ricardate che le banche non ve li chiederebbero mai con tanta leggerezza.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario