L’Italia terrà un’asta per il 5G a settembre come parte di un’iniziativa destinata a preparare il paese per la prossima rivoluzione nel settore. Si prevede che l’asta vedrà l’Italia raccogliere almeno 2,5 miliardi di euro. L’AGCOM già sta definendo le regole per l’offerta di base, anche se non c’è ancora una data.

L’agenzia organizzerà l’asta da sola, con la mossa che segnerà la conferma della prima asta simile in tutta Europa. La Germania dovrebbe seguire la leadership italiana e tenere la sua prima asta all’inizio del 2019, mentre le condizioni finali saranno pubblicizzate entro la fine dell’anno. Vodafone Italia, Telecom Italia, Fastweb e Wind-Tre sono tutti tenuti a partecipare all’asta, con TIM che probabilmente è l’offerente più attivo.

 

In Italia ci sarà la prima asta dedicata in occasione dell’avvento della rete 5G da cui si prevede un ricavo di almeno 2.5 miliardi

Tutto ciò dovrebbe anche aprire la strada a una nuova categoria di aziende wireless focalizzata esclusivamente sull’infrastruttura operativa, secondo l’AGCOM. Le fibre ottiche sono pianificate come componente cruciale dell’equazione 5G. Esse consentono velocità significativamente più elevate rispetto alle reti tradizionali di fili di rame. Open Fiber e TIM sono attualmente in concorrenza sul fronte delle fibre ottiche in Italia.

L’Unione Europea ha definito il suo ultimo piano 5G nel 2016. Si mira al 2025 come termine ultimo per la copertura 5G in tutte le aree urbane e su strade principali all’interno dei confini. Si prevede che la prossima generazione di connettività wireless consentirà reti mobili più veloci e reattive con capacità significativamente più elevate. Inoltre, consentendo al tempo stesso un’ampia gamma di nuovi casi d’uso e tecnologie previsti per creare posti di lavoro e stimolare la crescita economica a livello globale. Gli Stati Uniti invece terranno la prima asta a novembre.

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