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Facebook (finalmente) incorpora un feedback negativo per i commenti

Come rivelato da diversi media britannici, Facebook sta sviluppando il lancio di “feedback negativo” per i commenti sul social network. La compagnia americana afferma che la nuova funzione mira a segnalare i commenti “con cattive intenzioni o irrispettosi“; cioè, vuole cercare di attenuare i commenti inappropriati. Tuttavia, l’azienda fondata da Mark Zuckerberg sottolinea che non si tratterebbe di un mero tasto “Non mi piace“.

Il nuovo strumento, che al momento solo alcuni utenti privilegiati possono vedere, non è un’icona di una mano con il pollice in giù, ma è una freccia in alto e un’altra in basso, che si troverà accanto alle funzioni “Mi piace” e “Commenta” ad ogni post. In una finestra pop-up sotto questi simboli si può leggere: “Supporta commenti migliori, premi la freccia in su se pensi che il commento sia utile, il tuo voto è anonimo“.

 

Ancora in fase di test

Il primo a testare questo pulsante è stato il 5% degli utenti statunitensi con sistema operativo Android, durante il mese di febbraio. Mentre ora è il turno di utenti selezionati dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, Facebook non ha ancora fissato una data per il lancio in tutto il mondo di questo strumento.

Dal 2010 si parla molto della possibilità di incorporare l’opzione del pulsante negativo. In effetti, Zuckerberg ha già ammesso a volte che il social network sta lavorando a questa opzione, anche se ha spiegato che sarebbe improbabile una classica definizione di “Non mi piace”. “Non volevamo creare il pulsante ‘Non mi piace’ perché non vogliamo trasformare Facebook in un forum in cui le persone votano positivamente o negativamente sui post degli altri, che non assomigliano al tipo di comunità che vogliamo creare“, ha spiegato il fondatore del social network.

La nuova funzionalità di Facebook è simile a quella utilizzata da Reddit per ridurre la visibilità di pubblicazioni impopolari. La società ritiene che questo pulsante potrebbe aiutare a riconoscere le fake news o le notizie false già popolari.

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Pubblicato da
Federica Vitale