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Wearable: un nuovo sensore potrebbe stimolarne l’utilizzo per monitorare la salute

Oramai possiamo affermarlo con certezza: è ufficialmente iniziata l’era dei Wearable, e la loro applicazione nel settore sanitario è sempre più vicina alla realtà. I nuovi dispositivi indossabili sono basati su un innovativo sensore AS7024, caratterizzato da un nuovo design ed in grado di eseguire misurazioni della pressione arteriosa.

In particolare, i nuovi wearable utilizzano una soluzione software basata su micro-misurazioni della frequenza cardiaca (HRM) ed elettrocardiogrammi (ECG); inoltre, è monitorata anche la variabilità della frequenza cardiaca (HRV). Un monitoraggio continuo e molto più accurato rispetto alla attuali soluzioni.

 

I wearable presto debutteranno nel settore sanitario

Uno dei vantaggi più importanti di questi nuovi prodotti è il loro essere economici, nonostante abbiano una precisione maggiore sia per quanto riguarda la pressione sistolica che quella diastolica.

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Come abbiamo detto in precedenza, il nuovo sensore wearable si chiama AS7024 IC, e le sue dimensioni sono davvero contenute – 6,1 x 2,7 mm; inoltre, il suo utilizzo non è limitato esclusivamente a quanto descritto, ma è in grado anche di misurare la temperatura della pelle, resistività cutanea e molto altro.

Come gli altri prodotti di questa categoria, questo IC utilizza la modulazione della luce per misurare la frequenza dei vasi sanguigni in espansione e in contrazione. Questi nuovi sensori costituiranno una scelta ovvia per device quali smartwatch, fitness band e, eventualmente, anche indossabili più piccoli come smart rings, auricolari ed occhiali intelligenti. Ed in più, grazie al loro costo irrisorio, potrebbero permettere – eventualmente – di abbattere i costi dei dispositivi nei quali saranno implementati.

Poichè questo AS7024 IC è un dispositivo reference, esso potrà essere utilizzato soprattutto nel settore della sanità e nei progetti associati agli indossabili, magari coadiuvandolo assieme a soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.

Concludiamo auspicando che questo tipo di prodotti siano al più presto utilizzati nel miglior modo possibile.

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Pubblicato da
Alessandro Stomeo
Tags: wearable