Recensioni

Recensione Xiaomi Redmi Note 5: l’ennesimo capolavoro

Recensione Xiaomi Redmi Note 5

Durante lo scorso Mobile World Congress 2018 di Barcellona vi presentammo in anteprima Xiaomi Redmi Note 5. Ora, però, grazie allo store online Mastmen che ci ha inviato un campione di prova, possiamo effettuare la nostra recensione-preview.

Unboxing e descrizione preliminare

la dotazione standard ricevuta

Redmi Note 5 ci arriva in una accattivante confezione rossa che richiama il colore proprio della serie Xiaomi che abbiamo in mano. La dotazione standard prevede una cover in silicone, una breve manualistica, cavo USB-microUSB, alimentatore da 5 Volts internazionale e, ovviamente, il terminale.

Le dimensioni e il peso sono giusti per un device da 5,99”: infatti, questo smartphone pesa 180 grammi. Le sue misure sono 75,4mm di larghezza, 158,5mm di altezza, per 8,1mm di spessore. In mano è ben bilanciato, s’impugna bene e il peso è distribuito ottimamente. ll design è molto semplice e ricorda da molto vicino il fratello Xiaomi Redmi 5 Plus. Frontalmente troviamo la camera con relativo flash LED e la capsula auricolare, in alto c’è il secondo microfono per l’attenuazione del rumore e il sensore infrarosso. Bilanciere del volume e tasto on/off sulla destra del device, e sulla sinistra c’è il carrellino per le due nano SIM o per una nano SIM+micro SD fino a 128GB di extra storage. Nella parte inferiore, infine, c’è il jack audio da 3,5mm, lo speaker, il microfono principale e, ahinoi, solo la porta micro USB.

la back cover ospita la dual camera…sporgente

Nella back cover troviamo il sensore biometrico per lo sblocco fingerprint. Ci ha creato qualche imbarazzo la dual camera con doppio flash LED che risulta abbastanza sporgente quando poggiamo il terminale in piano.

Hardware e prestazioni su questo Redmi Note 5

specifiche hardware innovative con Snapdragon 636

Il pannello LCD IPS offre una risoluzione FullHD a 403ppi con rapporto d’aspetto 18:9. La grande novità è l’adozione del Qualcomm Snapdragon 636. È un’unità Octa-core da 1,8GHz di frequenza associata a ben 6GB di RAM e 64 GB di ROM. Con la batteria da 4.000 mAh ben ottimizzata con il sistema, anche in questo caso Xiaomi si conferma un campione di autonomia. Abbiamo assicurato un utilizzo medio di quasi due giorni in condizioni di schermo attivo per diverse ore. La dual camera da 12MP (con apertura f/1,9) + 5MP è in grado di riprodurre ritratti con un apprezzabile effetto bokeh. In aggiunta, l’app di gestione del comparto fotografico funzione bene ed è in linea con i gli standard dei precedenti prodotti Xiaomi con il launcher MIUI. Gli scatti in condizioni di luce variabile sono stati apprezzabili, mentre la modalità video offre la risoluzione in 4K ed è in grado di ricreare un effetto slow motion

.

Software e versioni più o meno stabili

Come abbiamo detto nell’incipit, questa non è un vera e propria recensione ma, piuttosto, una preview. Quello che teniamo in mano, infatti, non è terminale definitivo o almeno non è quello che arriverà in Europa. Quest modello di Redmi Note 5 è privo della banda 20, poiché è la versione cinese.

con la MIUI China stable va una favola, meno con la beta europea sperimentata

Abbiamo fatto un esperimento, sbloccando il boot loader tramite i permessi di root per far girare una MIUI beta europea fornita dal sito Xiaomi.eu. Versione che, a dire il vero, non ci sta convincendo molto, nonostante sia basata su Android 8.0 Oreo come la China stable. A parte qualche lag, questa versione beta con Oreo va piuttosto bene, poiché sono molto comode le attività tramite le gesture. Una volta settate e aver preso confidenza, potremo accedere al task manager, emulare il tasto home o tornare indietro con dei semplici swipe. Una MIUI global stable è già disponibile in Europa, ma è basata ancora su Android 7.0 e non l’abbiamo presa in considerazione.

Sensoristica di sblocco e connettività

dual camera davvero ben ottimizzata

Se anche su Redmi Note 5 lo sblocco con fingerprint Xiaomi è fulmineo come sempre.  La piacevole novità introdotta è invece il FaceID che qui funziona molto, ma molto bene. Basta fare due tap a schermo spento, farsi inquadrare dalla camera frontale e lo sblocco è rapidissimo.  In più, è assai comodo: poiché se avete il terminale su un piano, non avrete bisogno di prenderlo per sbloccarlo.

sblocco fingerprint fulmineo e FaceID preciso

Dal punto di vista della connettività, come sempre, c’è una dotazione piuttosto completa: abbiamo il wi-fi dual band, il Bluetooth 4.1 e il sensore infrarosso. Non è presente NFC come per tutta la serie Redmi. La connettività nel complesso è stata accettabile, anche se il 4G spesso non riusciva a mantenere la stabilità (nulla di particolarmente problematico).

Conclusioni

Questo Xiaomi Redmi Note 5 a colpo d’occhio sembra identico al fratello Redmi 5 Plus. Le differenze sostanziali sono quattro: qui c’è uno Snapdragon 636 molto potente; ci sono 6GB di RAM; c’è già Android Oreo; infine, c’è la dual camera in grado di offrire scatti decisamente migliori. Se siete magari già smaliziati nel manipolare terminali con permessi di root e caricare boot loader, allora soddisfate la vostra impazienza comprandolo subito. Per chi invece vuole un prodotto definitivo consigliamo di aspettare ancora un po’. Con la versione della MIUI global stable, con la banda 20 e la spina di ricarica europea, allora Remi Note 5 sarà un terminale perfetto. 

Condividi
Pubblicato da
Flavio Mezzanotte