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Con questa semplice modifica puoi installare una CPU Intel Coffee Lake sulla tua vecchia motherboard chipset 100 e 200

Forse non tutti lo sanno ma è possibile modificare il BIOS di una scheda madre con chipset serie 100 e 200 per operare a pieno regime con una delle nuove proposte Intel del mercato CPU ad architettura Coffe Lake. Volete cimentarvi nell’impresa? Non resta altro da fare che seguire questa semplice guida.

Vuoi una CPU Intel Coffee Lake sulla tua scheda madre serie 100/200: ora puoi con questa guida passo-passo

La compatibilità pin-to-pin delle nuove soluzioni Intel Coffee Lake con i socket delle motherboard della serie 100 e della serie 200 garantisce la possibilità di procedere all’installazione degli stessi sui supporti di generazione precedente. Lo hanno scoperto i colleghi del portale overclock.net, che per l’occasione hanno deciso di rilasciare una guida utile per aggirare il limite imposto dal costruttore.

Pensata inizialmente per garantire unilateralmente la compatibilità con le nuove motherboard Coffee Lake compatibili, l’ottava generazione di microprocessori si porta ora ad una compatibilità piena con le piattaforme Skylake e Kabylake S (chipset serie 100 e 200) che condividono la medesima piedinatura dei socket base LGA 1151.

Attraverso una semplice modifica software

, di fatto, è possibile installare ed utilizzare i nuovi microprocessori senza limitazioni di sorta ottenendo tra l’altro ulteriori vantaggi. Nel dettaglio, si parla di una mod del microcode della CPU (driver UEFI GOP della iGPU) e di alcuni booststrap process presenti nel Managment Engine (ME) che vengono gestiti dalla scheda madre.

Sostituendo opportunamente tali elementi nel BIOS, le motherboard si rendono pienamente compatibili con le piattaforme risolvendo contemporaneamente alcuni intrinseci problemi di instabilità e compatibilità. A quanto pare, Intel ha mentito spudoratamente in merito alla possibilità di offrire retro-compatibilità con le piattaforme di precedente generazione.

Si tratta di una procedura fattibile ma che, ovviamente, richiede una certa cautela ed una certa esperienza nel campo del modding software. Nel caso in cui la procedura non andasse a buon fine, di fatto, si rischierebbe di pregiudicare il funzionamento dell’hardware che risulterebbe così inutilizzabile.

Discalaimer: Noi di TecnoAndroid non ci riterremo responsabili di malfunzionamenti, brick o danni hardware di ogni genere causati dalla suddetta procedura.

La guida completa è reperibile al presente indirizzo. Fateci sapere se l’operazione è andata o meno a buon fine.

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Pubblicato da
Domenico