News

Huawei Mate 10 Pro: il top gamma viene smontato in un video

JerryRigEverything ha – finalmente – smontato Huawei Mate 10 Pro, uno step obbligatorio per ogni top gamma che si rispetti. Il primo teardown di Huawei Mate 10 Pro è stato effettuato a novembre da ZOL, ed ha rilevato la sua eccezionale qualità costruttiva.

Huawei Mate 10 Pro è stato annunciato in ottobre, assieme a Huawei Mate 10 e Mate 10 PORSCHE DESIGN. Detto questo, per procedere al suo smontaggio, la prima cosa che si deve fare è spegnere il dispositivo, ovviamente.

Dopo averlo fatto, bisognerà rimuovere il carrellino della scheda SIM e riscaldare un po’ il retro del device, e successivamente rimuovere la back cover tramite l’apposito attrezzo, aiutandosi con una ventosa.

È di estrema importanza far attenzione a non danneggiare il cavo collegato allo scanner per le impronte digitali posto sul retro. Solo ora ra si potrà procedere a rimuovere la placca metallica, la quale consente di accedere alla fotocamera, scheda madre, batteria e resto della componentistica interna.

Di seguito il video teardown di Huawei Mate 10 Pro

, eseguito da Zack di JerryRigEverything.

Huawei Mate 10 Pro – specifiche tecniche

  • Display OLED, Border-less da 6″ con risoluzione 2160 x 1080 pixel in Full HD+, 730nits;
  • CPU Hi-Silicon Kirin 970, 2,4 GHz dati dai 4 Cortex A-73 e 1,8 GHz dai 4 Cortex A-53, NPU (Neural Process Unit);
  • GPU Mali-G72 MP12;
  • Memoria RAM LPDDR4X 6GB;
  • Memoria interna da 128GB espandibili con MicroSD;
  • Fotocamera frontale da 8 Mpx grandangolare, F/2.0, Self Toning Flash, video in Full HD 1080p;
  • Doppia fotocamera posteriore Leica da 20+12 Mpx, RGB e Bianco e nero, Autofocus laser, f/1.6, Hybrid Zoom, OIS, BSI, CMOS, PDAF, Video in 4K;
  • Certificazione IP67;
  • Connettività: 4.5G LTE Cat.12, WiFi a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.2, NFC, GPS, A-GPS, Glonass, Galileo, fingerprint, Dual-SIM;
  • Batteria da 4.000 mAh con Super Charge (30 minuti per il 58% di ricarica da 0.);
  • Dimensioni: 150,5 x 77,8 x 8,2 mm
  • Sistema operativo Android 8.0 Oreo con EMUI 8.0

Condividi
Pubblicato da
Alessandro Stomeo