5G

L’IoT, acronimo per “Internet of Things”, è un termine che indica la possibilità di estendere Internet agli oggetti e ai luoghi che ci circondano: tramite internet, infatti, la realtà inanimata attorno a noi può diventare capace di condividere le proprie informazioni e di accedere, in maniera biunivoca, anche a quelle degli altri.

Per potere comprendere di cosa si tratta, possiamo pensare, ad esempio, a delle scarpe da ginnastica che registrano i tempi e le distanze di marcia e permettano di confrontare i propri risultati con quelli di gente da tutto il mondo, oppure sveglie che la mattina ci buttino giù dal letto prima dell’orario prescelto, a seconda delle condizioni del traffico che ci aspettano. Oppure ancora, elettrodomestici, dispositivi di illuminazione, impianti di riscaldamento: sono tutti oggetti inanimati che potrebbero interagire in maniera integrante nella nostra vita quotidiana in maniera attiva, grazie al supporto continuo della connessione con il web.

La crescita dei dispositivi IoT è stata stimata, secondo la Mobile Report di Ericsson, dai 16 miliardi attuali fino ad arrivare a 29 miliardi nel 2022: quasi il doppio in soli 5 anni. E la nostra Europa occidentale, a quanto pare, sarà nel mondo il secondo mercato più importante.

5G, sempre più importante per le compagnie telefoniche

Una crescita così importante dell’IoT, di conseguenza, farà crescere notevolmente il consumo della connessione dati degli utenti e, di conseguenza, anche il numero degli abbonamenti mobili che includano il maggior numero di GB per il proprio traffico Internet. Infatti, le persone che possiederanno una SIM passeranno dai 100 milioni di oggi fino addirittura a 400 milioni, un numero di certo consistente in confronto agli 1,5 miliardi attesi a livello mondiale. In questa rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo, sicuramente un ruolo di spicco verrà rivestito dalla connessione in 5G. La sua presenza sarà fondamentale proprio per le 3 caratteristiche che la inquadrano.

Innanzitutto, sarà in grado di garantire un download che supererà la velocità di 10 Gbps. Poi, riuscirà a connettere tra di loro una densità di dispositivi che supererà quella di 1 milione per chilometro quadrato. Infine, sarà solo di un millisecondo il tempo che servirà ad ogni bit per potere attraversare la rete, con una conseguente diminuzione della latenza.

Il miglioramento è evidente, rispetto alla rete 4G+, che garantisce fino a 300 Mbps di velocità, 50 ms di latenza e 1500 device, oppure rispetto alla rete 4.5G che arriva fino a 800 Mbps, 10 ms di latenza e 15000 dispositivi.

La novità importante, nell’ambito della connessione ultraveloce, riguarda la compagnia di telefonia Vodafone, che sarà la portabandiera della rivoluzione degli IoT. Vodafone, infatti, come descritto da Fabrizio Rocchio, suo Chief Technology Officier, renderà Milano la prima città da cui il 5G muoverà i suoi primi passi. L’investimento ammonterà a circa 90 milioni di euro e coinvolgerà 38 tra partner, aziende e istituzioni. Il progetto di Vodafone porterà entro la fine del prossimo anno a garantire una copertura del 80% dell’area metropolitana di Milano. Questa percentuale raggiungerà l’ambito 100%, invece, entro la fine del 2019.

Noi italiani saremo pronti, quindi, a fornire un contributo fondamentale per dare il via all’evolutissimo “Internet delle cose”.

Articolo precedentePassa a Wind: 1000 minuti e 10 GB a 10 euro per chi proviene da Tim e Vodafone
Articolo successivoTim e Vodafone: sempre più traffico di notte, gli adolescenti dormono sempre meno