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Perché le batterie degli smartphone sono pericolose e come evitare esplosioni

La maggior parte degli attuali smartphone utilizza le cosiddette batterie Li-Ion, abbreviazione di ‘accumulatore agli ioni di litio’.  Nonostante l’enorme diffusione di queste batterie, sono presenti alcune caratteristiche che potrebbero rivelarsi dannose per l’incolumità delle persone e dell’ambiente. In questa guida vedremo quali sono e come fare per prevenire i danni.

La composizione chimica di queste batterie, non le rende molto sicure nel caso di surriscaldamenti e, nonostante la presenza di sistemi di sicurezza, si sono verificati vari casi di batterie esplose improvvisamente. Celebre è stato il caso dei Galaxy Note 7, milioni di smartphone sono stati ritirati in seguito a numerosi episodi di rigonfiamenti della batteria ed esplosioni. La causa è stata poi individuata: un difetto di progettazione della batteria stessa, che poteva provocare corto circuiti.

L’esplosione di una batteria può rappresentare una minaccia per l’essere umano e l’ambiente che ci circonda anche a causa dei numerosi gas tossici che vengono rilasciati, in particolare il monossido di carbonio. Il pericolo, inoltre, sarà molto maggiore nel caso in cui l’esplosione si verifichi in ambienti piccoli e poco areati.

Come evitare che una batteria esploda

Il principale difetto di questo tipo di batterie, è che esse presentano un processo di degrado che si verifica anche in caso di inutilizzo. Infatti l’invecchiamento della batteria comincia sin dal momento della fabbricazione ed è importante, quindi, cercare di preservarne lo stato il meglio possibile. Sono necessari vari accorgimenti:

  • Caricare la batteria spesso, evitando assolutamente che essa si scarichi del tutto (0%).
  • Se non viene utilizzata per molto tempo è da preferire una ricarica di circa il 50%. Infatti nel caso di poca carica, si potrebbe, nel tempo, arrivare a una soglia di carica eccessivamente bassa che risulterà in una batteria irrecuperabile.
  • Evitare l’esposizione al sole o in generale l’esposizione ad alte temperature, in quanto esse ne favoriscono l’invecchiamento o la rottura, andando, in questo caso, a generare incendi o esplosioni.
  • Permettere la dissipazione del calore durante il processo di ricarica, evitando quindi di tenere il telefono in uno spazio compresso o coprirlo.
  • E’ anche da preferire un utilizzo moderato del telefono durante la ricarica per evitare surriscaldamenti.
  • Non aprire per nessun motivo il contenitore della batteria per impedire eventuali contaminazioni dei componenti interni.
  • Utilizzare il caricabatterie originale o comunque prodotto da aziende affidabili, che soprattutto sia compatibile con il vostro smartphone. Caricatori economici e contraffatti oltre che risultare poco efficaci, andranno inevitabilmente a danneggiare il telefono.

E’ consigliabile inoltre, un’ispezione visiva della batteria di tanto in tanto, per assicurarsi che non siano presenti rigonfiamenti. In caso contrario, solo ed esclusivamente se la batteria non è integrata, procedere alla rimozione.

Un mito da sfatare, invece, è quello legato alla necessità di staccare il caricatore dallo smartphone quando la batteria è carica: i nostri cellulari sono ormai abbastanza “intelligenti” da essere in grado di interrompere il processo di ricarica autonomamente una volta raggiunto il 100%.

I suggerimenti appena elencati, oltre che garantire la conservazione in sicurezza della batteria, serviranno anche a prolungare la vita stessa della batteria. Le batterie a litio, infatti, non hanno un ciclo di vita lunghissimo: in media è possibile effettuare dai 200 ai 500 cicli di carica/scarica; non si può andare molto oltre questa soglia in quanto i materiali che costituiscono le batterie si deteriorano naturalmente nel tempo compromettendone le capacità.

Per concludere, è bene sottolineare che nonostante il reale pericolo di scoppi di batterie, la frequenza di episodi simili potrà essere ridotta al minimo seguendo i semplici consigli di questa guida, evitando cadute accidentali del telefono e soprattutto affidandosi a prodotti di qualità, da preferire a quelli venduti per pochi euro.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario