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Samsung sviluppa i core personalizzati Mongoose

Samsung con il Galaxy S6 ha iniziato a ridurre la dipendenza da Qualcomm alimentando il nuovo top di gamma con il chipset proprietario Exynos 7420. Un rapporto sostiene che per la prossima generazione di chipset il produttore sudcoreano svilupperà core personalizzati.Samsung per la prossima generazione Exynos sembrerebbe intenzionata a non utilizzare i Cortex A-72 ma bensì sviluppare core personalizzati identificati con il nome in codice “Mongoose”.

Samsung sempre più indipendente dai fornitori

Il nuovo chipset Samsung Exynos si baserà sul processo di fabbricazione a 14nm FinFET e utilizzerà l’architettura ARMv8 con funzionalità a 64-bit. Il rapporto sostiene che la velocità massima di clock del core sarà di 2.3GHz, quindi potrebbe garantire prestazioni impressionanti. Geekbench con un’analisi preliminare dichiara che il Mongoose potrebbe arrivare a un punteggio single-core di 2.200, che è circa il 45 % in più rispetto al risultato single-core dell’ Exynos 7420 che ha avuto 1.495 punti.

Questa notizia attualmente non è confermata da nessuna fonte ufficiale ma potrebbe essere un’ulteriore passo per Samsung per migliorare la divisione Exynos diventando anche fornitrice di chipset. La produzione dei core personalizzati segna una riduzione delle dipendenza da Qualcomm e come confermato dalla stessa azienda sudcoreana in futuro ci sarà un notevole incremento dell’utilizzo dei chipset proprietari.

Samsung ha identificato i core con il nome “Mongoose” il cui significato è mangusta, una specie animale con difese simili a quelle dei serpenti e di conseguenza è immune al loro veleno. Secondo voi Samsung perché avrà attribuito questo nome ai suoi core? Vorrà forse dirci che i suoi futuri chipset saranno immuni alla concorrenza?

 

 

 

FONTEGSMArena
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