News

Il Piracy Shield distrugge il pezzotto, le multe arrivano a 5000 euro

Molti utenti non hanno ben chiara la situazione che riguarda il pezzotto e le IPTV in generale. Le forze dell’ordine adesso hanno gli strumenti adatti per beccare ogni persona, non solo coloro che vendono il servizio, ma anche quelli che ne usufruiscono.

Gli utenti che sceglieranno di andare avanti seguendo questo spartito, potrebbero ritrovarsi a fronteggiare problemi di grave entità. Si parla addirittura di multe fino a 5000 €, sanzioni veramente enormi che potrebbero comportare conseguenze difficili da assimilare. Usare il “pezzotto”, così chiamato soprattutto al Sud Italia, può comportare strascichi importanti, lasciando sul web dei dati che potranno essere analizzati in seconda battuta dalla Guardia di Finanza soprattutto.

I poteri nelle mani dell’Agcom inoltre sono aumentati ed ora non si scherza più. Tutti possono essere beccati in ogni momento e senza neanche accorgersene.

Le IPTV crollano sotto i colpi del Piracy Shield, niente più pezzotto e multe altissime

Tutti coloro che usufruiscono di contenuti del genere in maniera illegale servendosi del “pezzotto”, possono finire nella rete della legge. A fornire grande supporto all’Italia in questo momento ci sta pensando anche un’altra nazione, ovvero la Spagna. L’ordinanza del Tribunale del Commercio di Barcellona ha obbligato i gestori telefonici locali a fornire informazioni e dati in merito a tutti gli utenti che si collegano ai server atti a trasmettere dei contenuti pirata.

La lotta alla pirateria si sta svolgendo in Italia con tutte le migliori risorse a disposizione degli enti preposti. Il “pezzotto” potrebbe ritrovarsi a crollare soprattutto per mano della nuova piattaforma “Piracy Shield“. Questa, che finalmente funziona alla grande, è entrata in funzione durante lo scorso weekend tra il 2 e il 4 febbraio.

I risultati si sono fin da subito visti: da quel momento sono stati bloccati circa 2000 indirizzi IP che trasmettevano in maniera illegale legale del campionato di Serie A. L’attività proseguirà su tutto il territorio fino a debellare l’intero sistema.

Condividi
Pubblicato da
Felice Galluccio