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Epomaker x Leobog Hi75: L’elegante tastiera meccanica, un connubio tra design distintivo e personalizzazione – Recensione

L’universo delle tastiere meccaniche si arricchisce di una nuova proposta intrigante con l’arrivo dell’Epomaker x Leobog Hi75. In un mercato in costante evoluzione, dove stile e funzionalità si fondono, questa tastiera si propone di catturare l’attenzione degli appassionati offrendo un mix di design accattivante, prestazioni avanzate e un’esperienza di digitazione davvero unica. Attraverso questa recensione dettagliata che tra poco vi forniremo, esploriamo ogni aspetto di questa tastiera. Dalla sua costruzione solida alla qualità dei tasti, cercando di capire se l’Hi75 può realmente distinguersi nella vasta gamma di tastiere di fascia alta. E, ovviamente, se il suo acquisto rappresenti, a tutti gli effetti, un valido investimento.

DESIGN E COSTRUZIONE

Il design e la costruzione dell’Epomaker x Leobog Hi75 non si limitano a una mera estetica, ma raccontano una storia di impegno verso l’eleganza e la qualità costruttiva. La tastiera, si presenta con un corpo interamente realizzato in alluminio. Materiale che le conferisce non solo una robustezza notevole, ma anche un aspetto moderno e sofisticato. La scelta dell’alluminio, infatti, garantisce alla tastiera una solidità che si traduce anche in una piacevole sensazione tattile. Promettendo durabilità e affidabilità.

Al tatto, l’Epomaker si presente leggermente ruvida e granulosa. Tutto ciò però non fa altro che aggiungere un tocco di raffinatezza, contribuendo a evitare l’aspetto troppo liscio e scivoloso tipico di alcune tastiere premium. Una scelta di design che oltre a puntare su una piacevolezza estetica e tattile, promette anche una resistenza al graffio, mantenendo e conservando sempre il suo aspetto ottimale. Insomma, nonostante l’ uso e il trascorrere del tempo, siate pur certi che non vi troverete tasti con lettere cancellate parzialmente o completamente mancanti.

Un altro elemento super caratteristico della nuova Epomaker, è sicuramente il motivo spaziale sul retro della tastiera. Mentre molti prodotti di fascia alta optano per finiture a specchio o sfumate, l’Hi75 si distingue con un grande pianeta decorato, aggiungendo un tocco di originalità al suo aspetto complessivo. Questa scelta di design si sposa perfettamente con i piedini rotondi in gomma, che ricordano piccoli pianeti stessi. Una particolarità che sottolinea l’attenzione ai dettagli, la coerenza tematica ed un’estetica davvero unica e divertente.

Non manca però un piccolo MA che, per alcuni forse, potrebbe fare la differenza: L’ Epomaker non presenta piedini regolabili. Di conseguenza, anche se l’altezza predefinita della tastiera è comoda, l’impossibilità di regolare l’inclinazione potrebbe rappresentare un inconveniente per coloro che preferiscono una digitazione leggermente più inclinata. Ciò anche se non incide in alcun modo sulla sua esperienza di utilizzo, potrebbe però influenzare o essere un problema per chi cerca una personalizzazione ancora più approfondita.

TASTI E FUNZIONAMENTO

L’aspetto più intrigante dell’Epomaker x Leobog Hi75 è la sua scelta audace di adottare tasti con profilo MDA. Questo profilo, meno comune rispetto a OEM o Cherry, offre un’esperienza di digitazione unica che può richiedere un breve periodo per adattarsi e abituarcisi. La caratteristica più evidente di questo profilo è la sua forma più alta e la cupola superiore prominente, progettata per accogliere comodamente la punta delle dita. Si tratta sicuramente di una configurazione un po’ insolita, a causa della quale la pressione che va esercitata sui tasti per la digitazione potrebbe richiedere una breve fase di “riapprendimento” da parte della memoria muscolare. Soprattutto per coloro che sono abituati ad utilizzare tastiere più tradizionali.

L’Hi75 offre due opzioni di interruttori:

  • I tattili Building Block;
  • I lineari Nimbus.

La scelta tra questi influenzerà notevolmente la sensazione tattile e il feedback sonoro durante la digitazione.

  • I tattili Building Block presentano una forza di attuazione di 57 g, rendendoli leggermente più pesanti da premere rispetto a molti interruttori tattili. In più, la loro particolare combinazione di alloggiamento colorato e lo stelo arancione li rende esteticamente distintivi.
  • Gli interruttori lineari Nimbus, invece, offrono una risposta più fluida, ideali per chi preferisce una digitazione più scorrevole.

Anche per quanto riguarda la scelta di copritasti con profilo MDA, si riflette nella sua firma sonora davvero unica.
La disposizione più alta dei tasti MDA, in combinazione con la piastra in policarbonato sottile e il foglio in PET, offre un’esperienza acustica profonda e vivace, evidenziata maggiormente quando si utilizzano gli interruttori tattili Building Block. Da notare che la differenza sonora è significativa se si utilizzano invece copritasti con profilo Cherry o OEM.


Insomma tutte caratteristiche che si rivelano essere particolarmente adatte per coloro che cercano un’esperienza di digitazione diversa dal solito, una firma sonora che si discosta nettamente dalla norma. Anche se, come già detto, la questione dell’adattamento potrebbe rappresentare un ostacolo per chi è abituato a soluzioni più tradizionali. In ogni caso, questa scelta di design è un esempio di come l’Hi75 cerchi di distinguersi nel mercato delle tastiere di fascia alta.

CONNETTIVITÀ, TECNOLOGIA E PERSONALIZZAZIONE

L’Epomaker x Leobog Hi75 si pone al centro della scena non solo per il suo design e la costruzione raffinata ma anche per le sue caratteristiche di connettività e personalizzazione.

Per quanto riguarda la connettività, la tastiera adotta un approccio cablato, offrendo una connessione affidabile attraverso la porta USB-C

posizionata strategicamente nella parte inferiore sinistra della tastiera. Interessante però notare l’assenza di opzioni wireless, una caratteristica sempre più richiesta dagli utenti che cercano flessibilità e mobilità. Questa mancanza potrebbe influenzare la scelta degli acquirenti che preferiscono la comodità delle tastiere senza fili, soprattutto considerando l’evoluzione del mercato verso questa direzione.

Un altro elemento distintivo dell’Hi75 è la presenza di una manopola del volume, implementata in modo impeccabile sia dal punto di vista estetico che funzionale. Questa manopola, realizzata in alluminio, non solo aggiunge un tocco di eleganza al design complessivo ma offre anche una feedback tattile e sonoro notevole e piacevole. Gli “scalini” udibili durante la rotazione forniscono un senso tangibile di controllo del volume, arricchendo l’esperienza utente. In più, la manopola si illumina persino con LED rossi, blu, verdi e viola incastonati nella parte inferiore, contribuendo all’atmosfera accattivante dell’illuminazione RGB presente sull’Epomaker.

Per quanto riguarda la personalizzazione degli effetti luminosi, questo costituisce un altro punto di forza dell’Hi75. Gli utenti possono infatti regolare gli effetti RGB per adattarli alle proprie preferenze, aggiungendo un tocco di versatilità all’aspetto visivo della tastiera. Ma è importante notare che la manopola del volume, sebbene esteticamente piacevole, non segue gli effetti luminosi del resto della tastiera. Questo elemento in particolare non è personalizzabile e potrebbe risultare un dettaglio fastidioso per alcuni utenti che cercano una coerenza visiva totale.

AUTONOMIA

L’Epomaker x Leobog Hi75, concentrando la sua essenza nella connettività cablata (collegata attraverso cavi) esclude la componente di autonomia tipica delle tastiere wireless. Questa scelta strategica si allinea al suo intento di fornire una tastiera meccanica di alta qualità focalizzata sulla stabilità della connessione e sull’affidabilità del feedback durante la digitazione.

Dunque, la mancanza di batterie o di un modulo wireless implica che l’Hi75 non richieda la gestione di un’autonomia di funzionamento. Anche se, come già detto, questa caratteristica potrebbe rappresentare un qualcosa di fondamentale per gli utenti che preferiscono la flessibilità di una tastiera senza fili. Soprattutto in ambienti o in quelle circostanze in cui i cavi potrebbero essere scomodi o poco pratici. Di conseguenza, mentre la tastiera cablata offre una connessione stabile e lontana da problemi di caricamento e batteria, l’assenza di un’opzione wireless potrebbe influenzare chi cerca una maggiore mobilità. E fare la differenza tra il suo acquisto o meno.

È fondamentale notare però che, nonostante la mancanza di autonomia legata a batterie ricaricabili o celle, l’Hi75 compensa con la sua solidità e stabilità di connessione. L’utente può infatti, concentrarsi sulla digitazione senza preoccuparsi di caricare la tastiera. Ciò rende l’Hi75 particolarmente adatta a chi passa lunghe sessioni di lavoro o gioco e preferisce evitare interruzioni dovute alla ricarica.

Insomma l’autonomia dell’Epomaker x Leobog Hi75 si presenta sicuramente come un doppio taglio. Da un lato, la connessione cablata elimina la necessità di gestire batterie o ricariche. D’altro, la mancanza di un’opzione wireless potrebbe rappresentare una limitazione. La scelta tra autonomia e connettività dipenderà dalle preferenze individuali e dall’uso previsto della tastiera.

PREZZO E CONCORRENZA

Il posizionamento di prezzo dell’Epomaker x Leobog Hi75 è un elemento chiave da considerare quando si esplora il vasto panorama delle tastiere meccaniche personalizzabili di fascia alta. Con un prezzo di 121,99 €, l’ Hi75 si posiziona sicura come un’opzione accessibile. Considerata soprattutto la sua costruzione in alluminio e le sue caratteristiche di design distintive. Da un punto di vista concorrenziale, l’Hi75 può competere senza problemi con altre tastiere di fascia alta che offrono caratteristiche simili, in quanto riflette un buon rapporto qualità-prezzo.

PRO E CONTRO

  • PRO:
    Design elegante e costruzione robusta in alluminio.
    Piacevole al tatto e una caratteristica forma sonora grazie ai copritasti con profilo MDA.
    Manopola del volume ben implementata e illuminazione RGB completa.
    Prezzo competitivo rispetto ad altre tastiere di fascia alta.
  • CONTRO:
    Assenza di piedini regolabili potrebbe essere un inconveniente per alcuni utenti.
    Collegamento tramite cavi, che per alcuni potrebbe essere fastidioso o poco comodo.
    Mancanza di connettività wireless, in contrasto con le tendenze di mercato.
    Processo di smontaggio delle componenti abbastanza complicato, forse richiede un po’ più di pratica.

CONCLUSIONE

In conclusione, possiamo dire che l’Epomaker x Leobog Hi75 si presenta come una tastiera meccanica di fascia alta che offre un mix di design distintivo e prestazioni assolutamente convincenti. La scelta di materiali premium, insieme alla possibilità di personalizzare la firma sonora attraverso i copritasti con profilo MDA, rende questa tastiera un’opzione affascinante per gli appassionati. Certo, la mancanza di alcune caratteristiche, come i piedini regolabili e la connettività wireless, potrebbe influenzare la decisione degli acquirenti. Ma si tratta, in ogni caso, di preferenze personali che non compromettono in alcun modo il livello e l’affidabilità delle sue prestazioni.

Insomma l’Hi75 offre un’esperienza di digitazione soddisfacente, un perfetto equilibrio tra design, funzionalità e prezzo. Un pacchetto più che attraente per coloro che cercano un’alternativa unica nel vasto mondo delle tastiere meccaniche. Dunque la l’Epomaker x Leobog Hi75 è assolutamente promossa!

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Pubblicato da
D'Orazi Dario