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Russia in allerta per la perdita d’aria della Stazione Spaziale

La parte russa della Stazione Spaziale Internazionale ha una continua perdita d’aria. Al momento il buco non rappresenta un rischio per l’equipaggio a bordo del laboratorio. La Russia ha confermato l’accaduto, infatti la società Roscosmos ha affermato che gli specialisti stanno monitorando la situazione.

L’equipaggio russo a bordo dell’ISS “conduce regolarmente dei controlli per individuare e riparare possibili perdite”. “Non c’è alcuna minaccia per l’equipaggio o per la stazione stessa per ora”. Poiché il veicolo sta invecchiando, l’equipaggio deve dedicare sempre più tempo alla sua riparazione e manutenzione. I funzionari russi hanno segnalato per la prima volta una perdita nel modulo Zvezda nell’agosto 2020 e più tardi quell’anno i membri dell’equipaggio hanno individuato quella che credevano fosse la sua fonte e hanno cercato di ripararla. Nel novembre 2021, un altro punto potenzialmente soggetto a perdite è stato trovato in una parte diversa della sezione russa della stazione.

Rilevate delle perdite nella sezione russa della Stazione Spaziale Internazionale (ISS)

Sia Roscosmos che la NASA

hanno affermato che la perdita non ha avuto alcun impatto sulle operazioni. Tuttavia, ci sono stati anche altri problemi. Nel mese di ottobre, il liquido refrigerante è fuoriuscito da un radiatore di riserva esterno del nuovo laboratorio scientifico russo Nauka (Scienza). Quell’incidente ha portato a perdite di refrigerante dalla navicella spaziale russa parcheggiata presso la stazione.

A dicembre del 2022, il liquido refrigerante è fuoriuscito da una capsula dell’equipaggio Soyuz attraccata alla stazione. Un’altra perdita simile da una nave di rifornimento è stata scoperta a febbraio 2023. Un’indagine russa ha concluso che tali perdite probabilmente sono il risultato di colpi di minuscoli meteoroidi, non di difetti di fabbricazione. La stazione spaziale, che è stata il simbolo della cooperazione internazionale post-Guerra Fredda, è ora una delle ultime aree di cooperazione rimaste tra Russia e Occidente nel mezzo delle tensioni in Ucraina. La NASA e i suoi partner sperano di continuare a gestire la situazione almeno fino al 2030.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano