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Pericolo per le polizze false: rivelati oltre 20 siti irregolari

Il problema delle polizze assicurative false continua a persistere, mettendo a rischio la sicurezza finanziaria di chi cade nelle trappole degli intermediari fraudolenti. L’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) ha annunciato di aver individuato 26 siti web irregolari che promuovono polizze false, alimentando il rischio di veicoli non assicurati in circolazione.

Circolare senza copertura assicurativa può comportare pesanti sanzioni finanziarie, che attualmente variano da 866 a 3.464 euro, oltre al sequestro del veicolo. In caso di violazione ripetuta dell’obbligo assicurativo, si rischia anche la sospensione della patente da uno a due mesi e il veicolo potrebbe essere temporaneamente “bloccato“, impedendone la circolazione, la vendita o la rottamazione. Dunque, è importante avere sempre il proprio veicolo assicurato, ma la ricerca di assicurazioni più convenienti può essere un punto di inizio per una truffa online.

Pericolo truffe per le polizze assicurative

Troppo spesso, le vittime si ritrovano di fronte a offerte online allettanti presentate da intermediari e compagnie che, in realtà, non esistono. Questi siti falsi ingannano i consumatori con coperture assicurative “fantasma”. Ma come capire che quella compagnia non è reale? Il primo campanello d’allarme riguarda le modalità di pagamento. La maggior parte delle compagnie di assicurazione fasulle, infatti, spinge i consumatori a effettuare pagamenti tramite carte di credito ricaricabili

o prepagate, nel tentativo di non essere rintracciati una volta svelata la truffa.

Inoltre, per proteggersi dalle truffe assicurative, è essenziale informarsi attentamente. Il consiglio dell’IVASS è quello di verificare sempre gli elenchi ufficiali delle imprese ammesse ad operare in Italia e consultare il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea. Le attività assicurative in Italia possono essere svolte solo da imprese e intermediari regolarmente iscritti negli appositi Albi.

Un ulteriore aspetto da considerare è il dominio del sito web, che potrebbe essere simile ma non identico al nome di un’impresa o di un intermediario legittimo. La sicurezza del sito è garantita dalla presenza del protocollo “https” nella barra di navigazione. Procedure d’acquisto troppo semplici, che non richiedono informazioni essenziali come il numero di targa per l’RC auto, rappresentano un ulteriore segnale di allarme.

Infine, l’IVASS svolge un ruolo cruciale nella lotta contro i siti web falsi, inoltrando segnalazioni all’Autorità Giudiziaria e informando immediatamente i consumatori attraverso comunicati stampa. Inoltre, avvia le pratiche necessarie per oscurare i siti truffa. La collaborazione tra istituzioni e consumatori è fondamentale per contrastare efficacemente questo fenomeno in crescita.

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Pubblicato da
Margareth Galletta