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Digitale terrestre, lo switch off causa il malcontento generale

Il mese di gennaio 2024, e in particolare la data del 10, doveva segnare un evento importante per il nostro Paese.

Per quella data specifica era infatti stato programmato il tanto famoso switch off del digitale terrestre, dall’attuale tecnologia DVB-T alla più aggiornata DVB-T2.

Il digitale terrestre, come sappiamo, è una tecnologia che ha sostituito l’analogico, permettendoci di trasmettere molti più canali rispetto al passato, e con una qualità di ricezione migliore.

Inizialmente il cambio era stato previsto per luglio 2021 ma a causa di alcuni ritardi era stato riprogrammato per il 10 gennaio 2024.

Entro quella data quindi, alcuni canali della Rai, molti estremamente importanti come Rai 1 HD e Rai 2 HD, avrebbero dovuto subito lo switch off a DVB-T2.

Switch off del digitale terrestre, i motivi dietro il continuo slittamento

Questo non è accaduto e i canali in questione, 15 in tutto, sono ancora sotto la tecnologia DVB-T.

I motivi che si celano dietro a questo continuo slittamento sono sicuramente due e sono consequenziali.

Il rapporto Auditel-Censis ci dice solo 8,4 milioni di utenti in Italia, possiedono una Smart TV, tecnologia necessaria per riuscire a continuare a guardare quei canali se dovesse avvenire lo switch off.

Di conseguenza la maggior parte della popolazione italiana non riuscirebbe a guardare canali che nei prossimi mesi ospiteranno eventi molto importanti ai fini degli ascolti, come il Festival di Sanremo, gli Europei di Calcio e le Olimpiadi di Parigi.

Probabilmente la paura del calo degli ascolti ha spinto i vertici Rai a posticipare ancora una volta il tanto atteso switch off.

 

 

 

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Pubblicato da
Federica Iazzi