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L’intelligenza artificiale crea illusioni ottiche con messaggi nascosti

Guardando attentamente la scena, ciò che sembrava solo un gruppo di ragazzi assume una nuova dimensione quando il tuo sguardo si allontana. Sullo sfondo grigio dell’asfalto, la scritta “Obey” emerge in nero, trasformando un’immagine apparentemente comune in qualcosa di inaspettato. Questo fenomeno visivo è il risultato di un’evoluzione significativa nell’intelligenza artificiale, che ora dimostra la capacità di generare illusioni ottiche in modo incredibilmente convincente. Questa innovazione è stata recentemente presentata al pubblico attraverso la condivisione di immagini su X.

L’utente @DiffusionPics ha condiviso uno scatto che ritrae sette ragazzi vestiti di nero mentre passeggiano lungo una strada illuminata da luci al neon in una metropoli. L’aspetto più intrigante di questa immagine si svela quando si allontana lo schermo: la scritta “Obey” diventa chiara e visibile, spingendo gli spettatori a riflettere sulla complessità di questa illusione ottica. Alcuni utenti hanno ipotizzato che “Obey” potrebbe essere un riferimento a un marchio d’abbigliamento, aggiungendo un ulteriore livello di interpretazione alla scena.

Il messaggio nell’illusione creata dall’intelligenza artificiale

L’illusione ottica storicamente ha radici profonde nella storia dell’arte, iniziando con tecniche come il trompe-l’oeil, che inganna l’occhio con prospettive tridimensionali su superfici bidimensionali. La pareidolia, un’altra tecnica

artistica, ha creato volti umani utilizzando oggetti, come evidenziato nelle opere di Giuseppe Arcimboldo. L’Optical Art, rappresentata dalla celebre opera “Waterfall” di Escher, ha introdotto nuove prospettive visive attraverso illusioni geometriche. L’intelligenza artificiale generativa sembra ora abbracciare questa tradizione artistica, portandola a nuove vette di espressione visiva.

Non solo confinata all’ambito artistico, l’illusione ottica è stata storicamente utilizzata anche come mezzo per veicolare messaggi subliminali, in particolare nell’ambito pubblicitario. Un esempio emblematico è lo spot della Magnum, dove i gelati formano suggestive immagini che, secondo alcuni, evocano simboli sessuali. Con l’avanzamento dei software alimentati dall’intelligenza artificiale, sorgono nuove preoccupazioni riguardo alla possibilità di utilizzare queste illusioni ottiche per scopi pubblicitari, aprendo dibattiti sulla manipolazione visiva nell’era digitale.

Le reazioni degli utenti a queste creazioni dell’intelligenza artificiale sono state variegate, oscillando tra l’ammirazione e la preoccupazione. Alcuni hanno sottolineato la sfida di cogliere appieno il messaggio nascosto, allontanando lo schermo, evidenziando la maestria tecnologica dietro queste opere. Non mancano però le preoccupazioni, con alcuni utenti temendo che l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata per scopi pubblicitari subdoli, sfruttando la potenza delle illusioni ottiche per influenzare il comportamento del consumatore.

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Pubblicato da
Margareth Galletta