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Google può rendere le app di terze parti sicure? Ecco la risposta

È passato diverso tempo dall’inizio del processo che è coinvolto Google e Epic Games che sta tenendo sulle spine l’intero campo Tech. Da poco sono emersi altri dettagli parecchio importanti a cui si è aggiunto anche un commento proveniente dalla stessa Google sulle app che sono attualmente scaricabili al di fuori del proprio store (Play Store).

A questo proposito, Dave Kleidermacher, membro essenziale del settore della sicurezza e della privacy della società di Mountain View, ha rilasciato interessanti dichiarazioni. Durante il processo hanno chiesto a Kleidermacher, in quanto responsabile anche della sicurezza di Android, se si o meno fattibile fornire il medesimo livello di protezione anche per le applicazioni esterne allo store ufficiale e a quelle disponibili al suo interno. Vediamo cosa ha risposto l’esperto.

Le app esterne possono essere sicure?

La domanda posta durante il processo riguarda dunque il fatto che solitamente le app al di fuori del Play Store sono ritenute problematiche dal punto di vista della sicurezza informatica. Sui dispositivi con sistema operativo Android, in generale, l’installazione delle applicazioni provenienti da fonti esterne richiedono di essere poi attivate in modo manuale

e potrebbero anche “causare” quei fastidiosi popup di sicurezza creati da Google Play Protect. Questi messaggi compariranno in maniera automatica, poiché il sistema di sicurezza è già integrato in qualsiasi smartphone o dispositivo.

Una delle problematiche dei file APK scaricati da altre fonti è che essi non possono essere controllati da un’azienda importante. L’esperto ha quindi spiegato che non c’è alcun modo in cui Google possa rendere Internet e le applicazioni totalmente sicure. Esistono troppe cose al di fuori del suo controllo e, per quanto gli sviluppatori cerchino di trovare soluzioni che vadano a garantire la privacy e la sicurezza degli utenti che navigano su Internet, c’è sempre qualcuno che trova degli escamotage per attuare piani malevoli. Non è un caso infatti che le app di terze parti, a volte, vengono sfruttate dagli hacker per inserire script spyware che siano in grado di entrare nei dispositivi degli utenti. Alcuni, infatti, consigliano di affidarsi soltanto agli store che permettono un maggiore controllo. Attenzione a ciò che installate sul vostro smartphone o il vostro computer.

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Pubblicato da
Rossella Vitale