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Il 98% delle aziende italiane ha subito attacchi hacker

La sicurezza è divenuta una questione critica per le aziende in Italia: negli ultimi 12 mesi, il 98% delle imprese ha subito almeno un attacco hacker, con gravi o anche gravissime conseguenze in circa il 66% dei casi. Per questo motivo, l’80% delle aziende sta rivalutando i loro organi direttivi, cercando figure con competenze specialistiche nel campo della sicurezza cibernetica.

Il report di Deloitte, intitolato Future of Cyber: una visione cyber-first per la sicurezza e la creazione di valore – Il punto di vista delle aziende italiane”, ha rivelato alcuni numeri preoccupanti. L’analisi, che ha compreso un campione di dirigenti di organizzazioni con fatturato annuo di almeno 500 milioni di dollari e un minimo di 1.000 dipendenti, esamina le conseguenze delle violazioni e come esse sono gestite nelle imprese.

Lo studio sulle conseguenze degli attacchi hacker

Secondo Matthew Holt, leader della strategia e della trasformazione cibernetica presso Deloitte, lo studio dimostra chiaramente che gli attacchi colpiscono le aziende in diversi modi. Anche se c’è da tempo una certa consapevolezza, comunque in molte non hanno preso provvedimenti. Altre, invece, vivono nella completa ignoranza.

Il 40% degli intervistati ha riportato che le conseguenze delle violazioni informatiche si limitano alla perdita di fatturato, mentre il 36% ha indicato un ribasso del valore di mercato. Tuttavia, ci sono anche altre ripercussioni da considerare.

Gli attacchi hacker potrebbero avere anche ripercussioni normative per le organizzazioni. Un esempio? Multe e sanzioni per mancata conformità alle procedure esistenti o per violazioni delle normative sulla sicurezza informatica (cosa che caratterizza il 52% degli intervistati).

Per l’indagine, ci è inoltre il rischio reputazionale, che rappresenta un’ulteriore minaccia significativa per l’immagine dell’azienda (44%), in quanto potrebbe provocare una perdita di fiducia del 46% della clientela. Allo stesso modo, il rischio tecnologico potrebbe generare una minore fiducia nella integrità tecnologica dell’azienda, come segnalato dalla stessa percentuale. Nelle risposte ci sono coloro che evidenziano le conseguenze strategiche e operative, come il rischio di avere budget minori per supportare le iniziative strategiche o interruzioni delle operazioni (42%).

Finalmente si prenderanno decisioni contenitive?

Secondo una ricerca di Deloitte, due terzi delle aziende italiane intervistate prevedono di aumentare gli investimenti in cybersecurity. Questo trend è più accentuato rispetto alla media globale del 55%.

Per raggiungere una trasformazione digitale di successo, agire ed investire è essenziale. Le soluzioni tecnologiche ritenute prioritarie nei prossimi 3 anni saranno quelle di cloud computing, come dichiarato da oltre il 50% delle aziende, seguite da intelligenza artificiale (38%), data analytics (36%) e IoT (38%).

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Pubblicato da
Rossella Vitale