Recensioni

RECENSIONE Google Pixel Buds Pro: la vera alternativa agli AirPods

Google Pixel Buds Pro

Parlare di un paio di auricolari True Wireless Stereo non è mai semplice; in primo luogo perché si tratta di un gadget indossabile, pertanto è difficile far capire le sensazioni personali agli altri, in seconda istanza perché si è spesso permeati da un giudizio troppo soggettivo. Cercherò di essere – nei limiti – oggettivo nel descrivere questi Google Pixel Buds Pro, i top di gamma del colosso di Mountain View che arrivano sul mercato in diverse colorazioni con un prezzo di partenza di 229,00€, spese di spedizione incluse. Bando alle ciance, e vediamo quali sono le caratteristiche peculiari di questo prodotto.

Confezione

Qui nulla da dire: piccola, minimal con il minimo indispensabile: gli auricolari e i gommini di varie dimensioni.

Google Pixel Buds Pro

Il case si ricarica con la USB Type-C ma volendo si può sfruttare la classica wireless charging con una basetta qualsiasi (sì, va bene anche quella di Ikea da 5€, anche se sarà leggermente lenta).

Google Pixel Buds Pro

Design e materiali

La custodia è realizzata con materiali plastici ma ben rifiniti; piacevolissima infatti, la finitura opaca. C’è un LED che cambia colore e che indica lo stato di carica delle gemme e all’interno del case c’è una tinta differente in base a quella che scegliamo.

Google Pixel Buds Pro

Veniamo agli auricolari: sono piccoli e sono realizzati con driver da 11 mm personalizzati che riproducono ogni sfumatura sonora. Vi è perfino un EQ a cinque bande personalizzabili così si può impostare al meglio il sound. Gli inserti in silicone morbido si adattano alle orecchie, anche se Google assicura che non creano troppo l’effetto “orecchio tappato”. Purtroppo a me sì, ma dipende ai miei condotti auricolari, troppi stretti per la maggior parte di in-ear.

Google Pixel Buds Pro

Sulla scocca vi sono i controlli touch per richiamare Google Assistant, per rispondere ad una telefonata, per gestire la musica e non solo.

Google Pixel Buds Pro

Funzionalità

Qui c’è il cuore della recensione. cosa fanno questi Pixel Buds Pro? Perché sono da comprare? In primo luogo, si integrano perfettamente con un’ecosistema Google: tablet, smartwatch, smartphone, insomma: BigG ha lavorato molto bene su questo.

Google Pixel Buds Pro

Troviamo in prima istanza la cancellazione attiva del rumore Silent Seal che è pazzesca, una delle migliori che abbia mai provato. Il senso di isolamento è eccezionale ma come sempre vi ricordo di attivarla solo in luoghi dove siete al sicuro e non mentre guidate, mentre correte o passeggiate nel traffico. Sono auricolari pensati per le chiamate, grazie alla doppia larghezza di banda che farà sì che gli altri ci sentino sempre bene. Mi hanno sentito come mai prima d’ora, quasi non credevano che avessi le cuffiette all’orecchio. Di contro, dopo un’ora di call di lavoro, mi facevano un po’ male, ma ripeto, è soggettivo.

Google Pixel Buds Pro

Se siamo in giro e qualcuno inizia a parlarci e noi gli rispondiamo, i Buds passeranno automaticamente in modalità “trasparenza

” (una cancellazione molto soft del rumore che fa sentire l’ambiente circostante) in maniera dinamica. C’è poi l’impostazione per selezionare la bassa latenza, ottima quando giochiamo o vediamo un film/serie TV dal nostro device principale. Si può passare rapidamente da un dispositivo ad un altro grazie ad un chip dedicato.
Google Pixel Buds Pro

Applicazione

Basta togliere una gemma dal case per accedere alle impostazioni: qui abbiamo un sacco di cose da scegliere.

Google Pixel Buds Pro

Sul versante superiore ci sono gli stati di carica della batteria di ogni singolo gadget, poi vi è il selettore del controllo del rumore, si può gestire le preferenza per l’assistente di Google, si possono rintracciare mediante la posizione e possiamo anche personalizzare i controlli touch.

Google Pixel Buds Pro

Andando in “audio” impostiamo il controllo del rumore e accediamo rapidamente all’equalizzatore.

Google Pixel Buds Pro

La sezione “benessere uditivo” ci permette di tenere traccia di come utilizziamo i Pixel Buds Pro al fine di non rovinare il nostro udito. C’è anche la spunta per attivare le notifiche quando il volume diventa troppo elevato. Concludiamo con il supporto all’audio spaziale.

Google Pixel Buds Pro

Scendendo giù nell’app vediamo i toggle per l’audio HD, per le telefonate, per l’audio multimediale, per il rilevamento dinamico della testa per l’audio spaziale e c’è anche un’area dove aggiornare il firmware: Apple, così si fa. Ogni riferimento agli AirPods è puramente indicativo.

Batteria

Google promette 31 ore di autonomia complessiva con il case; io posso dirvi che nei giorni di test non li ho mai scaricati, un po’ perché sono ottimi, un po’ perché, a tempo perso, li caricavo sulla basetta di ricarica wireless. Comodi, leggeri e questa forma del case richiama quella dei tamagotchi: carinissima.

Google Pixel Buds Pro

Conclusioni

Dopo aver testato Pixel 8, Pixel 8 Pro con questi auricolari e adesso anche il Pixel Watch 2, devo ammettere che l’ecosistema di BigG mi sta piacendo e non poco: forse il punto nolente, certe volte, è l’autonomia dei prodotti, ma non degli auricolari. Se non fossi immerso nel mondo Apple per via del lavoro, questa sarebbe la mia prima scelta: i Pixel (phone, Watch, buds) sono prodotti pensati VERAMENTE per l’utente finale, senza troppi fronzoli. I Pixel Buds Pro costano più dei Pixel Buds A-Series ma valgono veramente quei 120€ di differenza in più?

Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro
Google Pixel Buds Pro

Assolutamente sì: per chi ama l’audio, per chi fa molte call (di lavoro e non solo), le cuffiette diventano indispensabili. Come dico sempre, se vi servono per esigenze “pro”, non esitate e compratele immediatamente: I Pixel Buds Pro di Google sono i migliori auricolari TWS nel panorama Android; sono ricchi di funzionalità e sono premium, in tutto e per tutto. sono veramente l’alternativa Android agli AirPods Pro di Apple. Se state creando un bellissimo ecosistema Google invece, sono “quelli da avere”. Costano 229,00€, un po’ tanto, ma sono meritatissimi: a mio avviso sono indispensabili.

Condividi
Pubblicato da
Manuel De Pandis