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Intelligenza Artificiale, non è tutto rose e fiori come sembra (anzi)

L’intelligenza artificiale, in particolare ChatGPT, ha dimostrato di avere delle lacune. Natasha Singer, giornalista del New York Times, ha sperimentato direttamente queste imperfezioni quando ha chiesto a ChatGPT di aiutarla a scrivere un saggio per l’ammissione a prestigiose università come Harvard, Yale e Princeton. La risposta del bot, in un caso, è stata inappropriata, suggerendo una canzone con contenuti sessuali come colonna sonora della sua vita.

Intelligenza Artificiale: i pro e i contro

Questi errori non sono isolati. Uno studio di Stanford e Berkeley ha rivelato che ChatGPT sta diventando meno accurato nel tempo. Ad esempio, mentre la versione GPT-4 rilasciata a marzo 2023 aveva un’accuratezza del 97,6% nell’identificare numeri primi, una versione successiva ha visto questa percentuale crollare al 2,4%. Questi dati suggeriscono che gli aggiornamenti potrebbero aver compromesso le capacità del modello in alcuni settori.

L’errore nell’intelligenza artificiale non si limita alla generazione di codice o alla scrittura di saggi. Greg Gigerenzer, psicologo tedesco, ha confrontato il ragionamento umano con quello delle intelligenze artificiali. Ha sottolineato l’importanza dell’euristica, un modo di ragionare che permette agli esseri umani di concentrarsi sulle informazioni cruciali e ignorare il resto.

Questo approccio è particolarmente utile in situazioni di incertezza, dove le intelligenze artificiali possono faticare. Gigerenzer ha anche evidenziato l’importanza dell’intuito, una caratteristica intrinsecamente umana. Mentre le intelligenze artificiali possono eccellere nel riconoscimento delle immagini, possono essere facilmente ingannate da immagini alterate. Al contrario, un bambino può distinguere un gatto da un cane dopo aver visto un solo esemplare di ciascuno.

Veronica Barassi, antropologa e professoressa, ha lanciato il progetto “The Human Error of Artificial Intelligence”, esplorando gli errori delle AI in contesti come il riconoscimento facciale. Ha sottolineato la necessità di un dibattito pubblico su questi temi, coinvolgendo esperti, istituzioni e società civile. In sintesi, mentre l’intelligenza artificiale offre strumenti potenti, è essenziale riconoscere e affrontare le sue limitazioni. La comprensione e l’adattamento a questi errori sono fondamentali per garantire che le AI siano utilizzate in modo responsabile e sicuro.

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Pubblicato da
Melany Alteri