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Whatsapp – licenziato per aver lasciato il gruppo, ecco la verità dietro la notizia

Un dipendente di una società di servizi d’ospedale ha recentemente fatto notizia per essere stato licenziato dopo aver abbandonato un gruppo WhatsApp aziendale. Questa chat era utilizzata per organizzare i turni di lavoro. L’azienda ha interpretato l’uscita del dipendente dal gruppo come un rifiuto di partecipare all’organizzazione dei turni, considerandolo un motivo valido per il licenziamento. Ma c’è un’altra versione dall’altra parte della medaglia.

Whatsapp: la seconda versione più credibile

Il dipendente ha una versione diversa degli eventi. Secondo lui, la chat era diventata un mezzo attraverso il quale l’azienda esercitava un controllo eccessivo sui dipendenti. Era stato chiesto ai membri del gruppo di inviare quotidianamente foto e video delle loro attività lavorative, presumibilmente per permettere all’azienda di monitorare la durata e la qualità del loro lavoro.

Dopo il licenziamento, il dipendente ha cercato il sostegno del sindacato Cgt, sostenendo che i suoi diritti erano stati violati

. Il sindacato ha concordato con il dipendente, affermando che l’uso del gruppo WhatsApp da parte dell’azienda rappresentava una violazione delle leggi sulla protezione dei dati personali e dei diritti digitali. Inoltre, hanno sottolineato che l’azione dell’azienda andava contro il diritto alla disconnessione digitale e il rispetto della privacy.

Questo caso solleva diverse questioni etiche e legali riguardo all’uso delle piattaforme di messaggistica come strumento di gestione in un contesto lavorativo. Mentre le aziende potrebbero vedere tali piattaforme come un modo efficiente per comunicare e organizzare, è essenziale che rispettino i diritti e la privacy dei dipendenti. L’uso di gruppi di messaggistica per monitorare eccessivamente i dipendenti potrebbe facilmente sfociare in una violazione della privacy e dei diritti dei lavoratori. Inoltre, le aziende dovrebbero essere caute nel prendere decisioni drastiche, come il licenziamento, basate esclusivamente sull’adesione o meno a un gruppo di messaggistica.

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Pubblicato da
Melany Alteri