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Batterie del futuro: litio metallico ma allo stadio solido, cosa cambia?

La ricerca sulla costruzione di batterie sempre più efficienti e al contempo meno inquinanti è al centro di molti studi scientifici. Non sarebbe fantastico trovare un’alternativa che permetta una ricarica super veloce, una durata incredibile e che non abbia problemi se esposta a condizioni atmosferiche estreme? Sembrerebbe un sogno, ma in realtà non lo è.

Da notizie provenienti dalla Svizzera, precisamente da un Laboratorio che si occupa dello studio della scienza e della tecnologia dei materiali (EMPA), si prevede una vera e propria svolta in questo campo. Si parla di una batteria che, come le più comuni, è formata dal litio ma questa volta metallico allo stato solido. I tecnici hanno inoltre informato che questi strumenti non sono infiammabili. Una rivoluzione energetica e tecnologica sembra essere dunque alle porte.

Batterie del futuro: sono davvero una novità?

Le batterie prima citate e che stanno suscitando tanto interesse, sono allo stato solido con pellicola sottile. In realtà non si tratta di una tecnologia nuova come si pensa, già negli anni ’80 era stata usata in alcuni accumulatori. Però, sino ad ora, non ha avuto un gran rendimento. Gli scienziati che stanno lavorando al progetto, Futscher

e Aribia, hanno trovato il modo per superare il problema della capacità complessiva: hanno posizionato le celle una sull’altra.

Hanno dovuto però creare celle estremamente sottili grazie ad un processo produttivo sottovuoto e tramite l’atomizzazione dei materiali. Questo ha permesso di avere una gestione di ogni strato molto precisa.

Il vantaggio principale, come ha esplicato lo scienziato Futscher, è quello che tutto ciò che serve per creare tali batterie, macchinari e tecnologie, esiste già sul mercato. Non si deve partire da zero. Altro aspetto molto positivo è l’assenza di solventi tossici, che rende queste batterie anche a basso impatto ambientale.

Perché allora non se ne parla di più? Qual è il problema? Come si poteva immaginare, il problema è nei costi. Tuttavia questi verrebbero “ricompensati” tramite i vantaggi di questi strumenti. Immaginate quindi se venissero applicate meo diversi settori, dagli smartphone alle auto, potrebbero divenire uno degli strumenti focali per combattere il cambiamento climatico.

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Pubblicato da
Rossella Vitale