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Teletrasporto: niente fantascienza, la scienza è vicina ad una risposta

Quando si sente parlare di teletrasporto sembra sempre di riferirsi ad un fenomeno della fantascienza, un qualcosa che è possibile vedere solamente nei film o di chi si può fare solo qualche supposizione paradossale.
Tuttavia, il teletrasporto, rappresenta da anni uno degli argomenti più affrontati e dibattuti della meccanica quantistica.
Quest’ultima, si rifà agli studi di Einstein-Podolsky-Rosen, i quali hanno definito del teletrasporto quantistico, ovvero il fenomeno di apparizione istantanea, di un qualsiasi oggetto o materiale, a distanza, un vero e proprio paradosso.

Il teletrasporto e la teoria delle particelle

Secondo questi studiosi il teletrasporto si basa sulla proprietà di entanglement di uno o più oggetti.
Nel caso del teletrasporto prendiamo come riferimento le particelle che compongono un oggetto.
Per entanglement si intende il fenomeno secondo cui due particelle sono collegate tra loro tanto da avere degli effetti sul sistema fisico.
Queste particelle continueranno a condizionarsi in modo reciproco anche se vengono separate, anche se disposte a migliaia di chilometri di distanza le une dalle altre.
Ciò comporta che qualsiasi stimolazione venga fatta su una, avrà degli effetti anche sull’altra.
Questa teoria di unione e scomposizione delle particelle sta alla base dello studio del fenomeno teletrasporto, da cui si diramano tutti gli altri studi.

I ponti di Einstein – Rosen

Un’altra teoria scientifica basata sullo studio e la spiegazione del teletrasporto, è quella dei ponti di Einstein – Rosen.
Quest’ultima prevede lo spostamento dell’oggetto non attraverso una scomposizione dei suoi elementi, bensì attraverso, il passaggio nei buchi neri.
I buchi neri sono dei corpi celesti con un enorme campo gravitazionale al suo interno, in grado di risucchiare qualsiasi cosa gli si avvicini viene catturata.
Secondo questa teoria non è l’oggetto in sé ad attraversare lo spazio-tempo, bensì un’onda in grado di portare “l’informazione” da un punto all’altro dello spazio, con una velocità tale paragonabile a quella della luce. Una velocità tale da accorciare notevolmente il tempo di viaggio necessari per il raggiungimento di un determinato spazio.
Tale ipotesi corrisponde alla teoria della relatività generale di Einstein, secondo cui, in parole molto semplici, lo spazio-tempo è relativo all’osservatore.

Potremmo dire che forse siamo ancora lontani dalla realizzazione di un sistema di teletrasporto. Tuttavia, la scienza continua sui suoi passi, del resto, anche in passato molte cose che prima erano considerate impensabili o anche impossibili, adesso non lo sono più.

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Pubblicato da
Ilenia Violante