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Google vuole l’accesso alle opere degli autori: forse è una trappola

Il problema dell’intelligenza artificiale di Google è sempre lo stesso: deve essere implementata e addestrata. Ciò richiede l’accesso a milioni di testi e immagini creati da altre persone, contenuti che in qualche modo ricompaiono nelle risposte alle domande poste. Questo processo solleva enormi problemi di copyright.

A chi appartiene il prodotto che viene “sputato fuori” dall’IA? Google esce allo scoperto, tentando il tutto per tutto, annunciando che la legge sul copyright deve essere cambiata. In poche parole, gli autori dovrebbero decidere se i loro contenuti possano essere usati per le risposte dell’IA. L’azienda ha infatti invitato, di recente, i politici australiani a promuovere un regime di copyright che consenta un uso “equo” dei contenuti protetti da copyright, permettendo alle intelligenze artificiali di imparare grazie a tutti i dati presenti in Australia.

Chi paga le conseguenze per l’accesso di Google e per l’abolizione del copyright?

Una docente della UNSW Law and Justice, Kayleen Manwaring, ha espresso il suo giudizio sulla richiesta di Google all’accesso più ampio del copyright

per i propri scopi. Alle IA, secondo il suo parere e anche secondo gli studi, servono milioni di dati per proporre dei risultati realistici, e, come più volte si può aver notato, questo porta a dare come risultati delle copie. In tal modo, violano totalmente il diritto d’autore.

Per Dr.ssa Manwaring, serve necessariamente un quadro normativo più dettagliato. A pagarne il prezzo, al momento, sono soprattutto gli autori, illustratori e pittori meno conosciuti, perché meno protetti.

Il caso Greg Rutkowski è un esempio rappresentativo ideale. Rutkowski è un concept artist, divenuto famoso per le sue illustrazioni fantasy. Midjourney lo ha citato innumerevoli volte, precisamente 93.000, senza il suo consenso o tipo di remunerazione per il suo lavoro.

Di questo passo le intelligenze artificiali sostituiranno gli autori e la vera arte, che sia scritta, dipinta o disegnata, verrà gettata nel dimenticatoio.

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Pubblicato da
Rossella Vitale