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Google Assistant riceverà un makeover con l’Intelligenza Artificiale

Google sta pianificando di “potenziare” il software di Google Assistant per includere nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, sistema simile a quello dei chatbot come Bard e ChatGPT di OpenAI.

I lavori sulla nuova versione di Google Assistant sono iniziati con la versione mobile del prodotto, riferisce Axios, citando un’e-mail interna inviata ai dipendenti. Secondo quanto riferito, l’azienda sta riorganizzando il suo team che lavora sull’assistente digitale. Tuttavia, non è chiaro quanti dipendenti del team saranno probabilmente interessati dai licenziamenti. La portavoce di Google Jennifer Rodstrom ha dichiarato a The Verge che la società sta attualmente esplorando modi per utilizzare modelli linguistici di grandi dimensioni come ChatGPT per “potenziare l’Assistente e renderlo migliore”.

Mille usi dell’Intelligenza Artificiale, Google la utilizzerà per migliorare Google Assistant

La notizia arriva dopo che Google ha annunciato un importante aggiornamento al proprio rivale ChatGPT Bard il mese scorso. Bard attinge a grandi quantità di dati per fornire risposte simili a quelle umane a un’ampia gamma di domande. Simile a ChatGPT, Bard si è dimostrato in grado di produrre una vasta gamma di output, dalla sintesi di testi alla generazione di codice per computer, per la creazione di giochi o programmi software.

Google ha deciso di apportare questo cambiamento anche per il forte impatto che hanno strumenti come ChatGPT che vanno ben oltre il semplice assistente vocale. Si stima che nel rapporto la spinta economica dell’intelligenza artificiale sia equivalente a una crescita annua del 2,6%. Tuttavia, questo boom improvviso non ha tenuto conto dell’impatto dell’IA su alcuni lavori, con molti critici che hanno espresso timore per l’impatto che ha la tecnologia.

Ad esempio, il professor Geoffrey Hinton – ampiamente considerato come il “padrino dell’IA” per i suoi contributi di ricerca nel campo – ha abbandonato suo posto di lavoro per Google, esprimendo il timore che “malintenzionati” possano utilizzare le nuove tecnologie con intelligenza artificiale per danneggiare gli altri. “È difficile capire come si possa impedire a queste persone di usarla per cose sbagliate”.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano