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Truffe telefoniche: attenzione al tranello del ‘sì’, ecco come non cadere nella trappola

Le truffe sono diventate un fenomeno sempre più diffuso negli ultimi anni, hanno raggiunto il loro apice durante il lockdown e non sembrano arrestarsi.

Solo in Italia, nell’ultimo anno, sono state segnalate truffe da circa 8,3 milioni di persone con un danno economico totale di circa 3 miliardi di euro. Si tratta di un sacco di soldi che difficilmente potranno essere rimborsati.

Con l’avvento della tecnologia le truffe più comuni sono ormai quelle online come il phishing che consiste nel ricevere email o SMS da presunti enti statali o privati con un link in allegato che la vittima dovrà compilare con i propri dati personali o bancari. Un altra truffa molto in voga è la clonazione della carta di credito.

Truffe: attenzione a come rispondete al telefono

Ma le truffe, come la moda, vanno e vengono

e alcune che pensavamo ormai debellate purtroppo ritornano in auge. È il caso di una vecchia truffa telefonica che è tornata in voga negli ultimi tempi.

Si tratta della famosa truffa del ‘sì’ in cui è facilissimo incappare rimettendoci un bel po’ di soldini. Il trucco è semplice: si riceve una chiamata da un presunto operatore telefonico (solitamente da numero con prefisso 02 o 06) e vengono fatte delle domande comuni per assicurarsi delle risposte positive.

Solitamente le domande più gettonate sono: ‘Buongiorno, lei è il signor Rossi?‘ oppure ‘Signore mi sente bene?‘. Se si risponde con un ‘sì’ a queste domande la vostra risposta affermativa verrà registrata e utilizzata come risposta ad altre domande che prevedono l’attivazione di servizi a pagamento, prosciugandovi il conto in banca.

 

 

 

 

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Pubblicato da
Federica Iazzi