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ChatGPT, il mondo si sta ribellando contro il blocco del chatbot

Una petizione su Change.org sta rapidamente guadagnando popolarità, chiedendo al Garante per la Protezione dei dati personali di ripristinare ChatGPT, dopo il recente ban in Italia. La petizione, che mira a raccogliere 1000 firme, sostiene che il blocco del chatbot abbia causato danni significativi a cittadini, professionisti e imprese italiane di vari settori e livelli di sviluppo. Come già sappiamo, queste aziende, che spaziano dalle startup alle realtà più consolidate, sono impegnate nella creazione di una nuova generazione di prodotti e servizi basati sull’intelligenza artificiale.

ChatGPT: cosa sta succedendo?

Marco Trombetti, l’utente che ha avviato la petizione, mette in evidenza il potenziale rivoluzionario di ChatGPT, paragonandolo all’avvento di Internet. Tuttavia, la petizione chiede anche una revisione della normativa vigente in materia di privacy e GDPR. Secondo i sostenitori, è necessario un quadro normativo aggiornato che bilanci adeguatamente la tutela della privacy con la promozione di altri diritti importanti per il benessere e la prosperità dei cittadini italiani ed europei.

I firmatari della petizione sostengono che, senza la possibilità di competere nella nuova economia, le imprese italiane potrebbero essere costrette a chiudere o trasferirsi all’estero. Di conseguenza, la petizione sollecita un aggiornamento delle normative sulla privacy che tenga conto delle esigenze delle imprese e dei cittadini coinvolti nell’innovazione tecnologica.

Nel frattempo, OpenAI si è dimostrata disponibile a collaborare con il Garante per la Protezione dei dati personali al fine di ripristinare l’accesso a ChatGPT in Italia. La situazione mette in luce la crescente importanza dell’intelligenza artificiale nell’economia moderna e la necessità di trovare un equilibrio tra la tutela della privacy e la promozione dell’innovazione tecnologica. Con l’aumento delle firme sulla petizione, si spera che le autorità competenti riescano a trovare una soluzione che soddisfi le esigenze di tutti gli interessati.

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Pubblicato da
Melany Alteri