Pirateria, si inizia a parlare di una chiusura dei siti in mezz'ora

Il dibattito tra l’amministratore delegato della Lega Serie A e i CEO delle telco continua ad infuocarsi, dopo la pubblicazione di una lettera da parte di queste ultime in cui sono state smentite le precedenti affermazioni del numero uno del campionato. La questione al centro delle discussioni è la lotta alla pirateria, che rappresenta un grave problema per il sistema Italia.

Pirateria: l’Italia essere il primo paese al mondo per i contenuti in streaming

In risposta alla lettera dei CEO delle telco, il CEO della Lega Serie A, De Siervo, si è nuovamente soffermato sulla questione della pirateria. Egli ha osservato come l’Italia detenga il triste primato di essere il primo paese al mondo per la pirateria dei contenuti in streaming, causando un danno di 1,7 miliardi di euro all’anno al sistema Italia.

De Siervo ha apprezzato la volontà degli AD dei provider di combattere quest’ultima, ma ha anche sottolineato come in passato le Telco si siano opposte ai provvedimenti d’urgenza del Tribunale di Milano per bloccare gli indirizzi usati per la trasmissione illecita delle partite. Tuttavia, il Tribunale ha sempre dato ragione alla Lega Serie A, costringendo le telco a dare esecuzione ai blocchi delle IPTV pirata. Al contrario, all’estero la situazione è ben diversa, come nel Regno Unito, dove le Telco agiscono in giudizio insieme alla Premier League per ottenere provvedimenti di blocco delle trasmissioni pirata.

Secondo De Siervo, il governo italiano deve tutelare la legalità imponendo il blocco dei siti pirata entro 30 minuti dalla notifica fatta dalle telco. Egli ha sottolineato come questo sia vitale per non compromettere la gara sui diritti che verrà bandita idealmente già ad aprile.

In un’intervista rilasciata ai giornalisti, De Siervo ha ribadito la necessità di un’azione congiunta tra la Lega Serie A e le telco per contrastare la pirateria. Egli ha evidenziato come la pirateria sia un problema globale che danneggia l’intero sistema Italia, dal momento che i ricavi persi a causa della pirateria non vanno solo alla Lega Serie A, ma anche ai club, alle telco e alle piattaforme di streaming.

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