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Una storia piena di insidie e misteri, chi è il vero creatore dei Bitcoin e dove si trova adesso?

Il CTO di Ripple, David Schwartz è ancora dell’opinione che Satoshi Nakamoto, lo pseudonimo creatore di Bitcoin, sia più un collettivo che un individuo.

Le discussioni sono iniziate quando l’appassionato di criptovalute Mr. Huber ha twittato: una cosa che non capiremo mai è il fatto di sapere se Satoshi Nakamoto è davvero andato via. Ha aggiunto che se si fosse trattato di un gruppo, la probabilità era ancora più alta.

Si ritiene che Nakamoto detenga almeno 1 milione di Bitcoin in base ai portafogli crittografici utilizzati dal creatore. Pertanto, è ragionevole concludere che Nakamoto possieda circa 23 miliardi di dollari in Bitcoin all’attuale prezzo di mercato.

Da quando è stato creato per la prima volta, presumibilmente da Nakamoto, non è mai stato prelevato un singolo Bitcoin da nessuno dei suoi portafogli, ad eccezione dei 10 BTC iniziali trasferiti a Hal Finney nel 2009.

La domanda “Chi è Satoshi Nakamoto, e perché lui, lei o loro non si sono fatti avanti per reclamare questa fortuna

?” sorge con l’immensa ricchezza.

Il CTO di Ripple suggerisce un motivo

Nelle discussioni su Twitter, Neil Hartner, senior software engineer di Ripple, ha fornito una possibile ragione per questi: “Forse hanno perso le chiavi e hanno deciso di lasciare tutto così piuttosto che ammettere che anche le persone più intelligenti possono perdere le password. “

Il CTO di Ripple, David Schwartz, ha risposto: “Ha senso“. Ha continuato: “Potrebbe anche essere stato un gruppo di persone, e alcuni di loro sono morti, lasciando il resto incapace di accedere alle chiavi“.

Il 12 gennaio 2009, Satoshi Nakamoto ha inviato ad Hal Finney, un famoso crittografo e informatico, 10 BTC.

Il famoso crittografo è stato il primo individuo a scaricare e installare il software Bitcoin e anche a dare un prezzo alla criptovaluta.

Si diceva che Finney fosse il creatore di Bitcoin, ma i rapporti dicono che lo ha costantemente negato. Finney è tristemente scomparso nell’agosto 2014.

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Pubblicato da
Simone Paciocco