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Immatricolazioni auto elettriche nel 2023, l’Italia sta affrontando un mercato altalenante

L’anno si chiude in positivo. Le immatricolazioni in Italia nel 2022 sono state 1.316.702, in calo del 9,7% rispetto all’anno precedente. Nell’ultimo mese c’è stato un balzo delle vendite, pari a 104.915, il 21% in più rispetto a dicembre 2021, quinto segno positivo consecutivo.

Questo significa che il gruppo Stellantis ha immatricolato in Italia 461.178 auto nel 2022, con un calo del 15,9% rispetto al 2021. La quota è pari al 35,1% rispetto al 37,8% di un anno fa. In d

Le immatricolazioni in Italia nel 2022 sono state 1.316.702, in calo del 9,7% rispetto all’anno precedente. Mentre nell’ultimo mese c’è stato un balzo delle vendite, pari a 104.915, il 21% in più rispetto a dicembre 2021, quinto segno positivo consecutivo.

A dicembre il gruppo ne ha registrati 32.420, il 2,3% in più rispetto allo stesso mese del 2021, con la quota che scende dal 36,6% al 31,2%.

Lo sottolinea il Centro Studi Promotor, che evidenzia come rispetto al 2019 si sia registrato un calo del 25,3% a dicembre e del 31,3% nell’anno.

Il risultato del 2022, invece spiega il Csp, supera il livello del 2013 solo dello 0,9%, il peggior risultato dal 1978. Il miglioramento della fornitura di microchip e altri componenti essenziali per le auto ha determinato l’inversione della tendenza.

È lecito attendersi che questo continui a migliorare nel 2023 con effetti benefici sulle vendite, ma il ritorno a livelli normali per il mercato italiano, cioè sopra i 2.000.000 di unità annue, appare ancora molto lontano.

Bisogna ancora stabilizzarsi

In questo contesto, osserva Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotore, il recupero delle immatricolazioni deve essere sostenuto anche da incentivi pubblici come, peraltro, è avvenuto negli ultimi anni.

Per il 2023 il Governo ha stanziato 630 milioni per nuovi incentivi con una formula simile a quella adottata nel 2022 che vedeva esaurirsi in brevissimo tempo lo stanziamento per le auto a alimentazione tradizionale con emissioni non superiori a 135 grammi di CO2 per chilometro e in gran parte inutilizzate stanziamenti per auto elettriche pure e dintorni.

È molto probabile che la soluzione adottata per il 2023 produca risultati analoghi, ovvero largamente insoddisfacenti.

È quindi auspicabile che il provvedimento venga modificato per rendere economicamente accessibili gli incentivi per le auto elettriche anche agli automobilisti con capacità di spesa limitate e per dare un contributo effettivo e significativo all’eliminazione delle auto più vecchie e più inquinanti.

La crescita costante degli ultimi cinque mesi non è sufficiente a riportare il bilancio dell’intero anno 2022 in attivo, che si chiude e su un livello non lontano dal minimo storico del 2013. Lo ha sottolineato l’Unrae , l’associazione delle case automobilistiche straniere in Italia.

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Pubblicato da
Simone Paciocco