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Iliad chiede una nuova delibera sulla portabilità

L’amministratore delegato dell’operatore Iliad, Benedetto Levi, ha recentemente richiesto un nuovo incontro tra Autorità e Istituzioni per una nuova delibera sulla portabilità.

Oltre la nota stampa, l’Amministratore Delegato ha rilasciato un lungo messaggio su Twitter diviso in 8 parti. Andiamo a scoprire insieme tutti i dettagli.

 

Iliad: Benedetto Levi parla della portabilità

Come ben saprete, dalla metà del mese di novembre 2022, gli operatori di telefonia mobile italiani si sono dovuti adeguare alle nuove regole stabilite dalla delibera AGCOM 86/21/CIR per il servizio di portabilità del numero mobile, oltre alle nuove misure di sicurezza valide per la sostituzione della SIM o di cambio intestatario.

Nei mesi scorsi Iliad e Fastweb hanno presentato un ricorso al TAR del Lazio, contro alcune delle nuove procedure introdotte dalla delibera 86/21/CIR. L’udienza è stata mercoledì 9 novembre 2022 e lo scorso 23 dicembre 2022 solo Iliad ha comunicato che il TAR del Lazio ha respinto tale ricorso. Non si conoscono ancora le motivazioni che hanno portato il TAR a questa decisione.

Iliad, allo stato attuale è l’unico operatore di telefonia mobile che pubblicamente si è lamentato di alcune scelte di questa nuova delibera, lo ha fatto attraverso il proprio AD Benedetto Levi. Ecco una parte della dichiarazione: “Oggi, il Tar Lazio ha respinto il nostro ricorso su alcune parti della famosa Delibera Sim Swap, quella che sta creando notevoli disagi agli utenti nel cambiare operatore e conservare il loro numero.

Oggi è evidente a tutti che centinaia di migliaia di portabilità stanno fallendo, di fatto privando l’utente di fare la sua libera scelta in semplicità, creando un malumore che spesso viene indirizzato a noi operatori o ai commessi che lavorano nei vari punti vendita. Chiedo ad Agcom, Antitrust Italiano (AGCM) e al MISE di convocare quanto prima un tavolo, analizzare i dati di queste 7 settimane, confermare o smentire quello che stiamo dicendo, e cioè che potenzialmente alcuni milioni di portabilità potrebbero restare bloccate“.

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Pubblicato da
Veronica Boschi