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Un frate di Milano ha trovato riferimenti sull’America 150 anni prima della scoperta di Colombo

Nonostante ciò che si crede, Cristoforo Colombo non fu il primo europeo a scoprire ed esplorare il Nord America. Sappiamo dalle saghe degli islandesi, confermate da prove archeologiche, che i vichinghi viaggiarono dalla Scandinavia a Terranova attraverso la Groenlandia intorno al 999 d.C. Alcuni europei più informati, incluso forse lo stesso Colombo, non erano ignari di questo fatto.

In un nuovo studio, Paolo Chiesa del dipartimento di studi letterari dell’Università degli Studi di Milano ha documentato la prima menzione scritta dell’America nell’area del Mediterraneo. Il ricercatore rimase sbalordito nell’imbattersi in un riferimento ad una “terra que dicitur Marckalada“, trovata a ovest della Groenlandia, nell’opera chiamata Cronica universalis scritta dal frate milanese chiamato Galvaneus Flamma nel 1345.

Il riferimento di Galvaneus, probabilmente derivato da fonti orali ascoltate a Genova, è la prima menzione del continente americano nella regione mediterranea, e testimonia la circolazione (fuori dall’area nordica e 150 anni prima di Colombo) di narrazioni su terre oltre la Groenlandia ”, ha scritto Chiesa nello studio pubblicato sul Journal of the Society for the History of Discoveries.

Una scoperta importante

Marckalada si riferisce a Markland, il nome che le fonti islandesi danno ad una parte della costa atlantica del Nord America. La menzione di Markland si trova nel terzo libro, che discute la terza età dell’umanità da Abramo a Davide. Ad un certo punto, l’autore medioevale “inserisce un lungo excursus geografico, che tratta principalmente di aree esotiche: l’estremo oriente, le terre artiche, le isole oceaniche, l’Africa”.

Nei suoi testi, il frate milanese impiega una varietà di fonti, che vanno dalla biblica ai trattati eruditi, includendo i resoconti di viaggiatori del calibro di Marco Polo e Odorico da Pordenone. Galvaneo ha attribuito la sua descrizione di Markland alla testimonianza orale di marinai che hanno viaggiato nei mari della Danimarca e della Norvegia, che molto probabilmente è stata tramandata al frate dai marinai di Genova. Il porto di Genova era il più vicino a Milano ed era la città dove lo studioso medievale studiò per il suo dottorato.

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Pubblicato da
Simone Paciocco