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Pirateria: basta una brano di Britney Spears per allontanare le navi nemiche

Proprio così, avete capito bene. Potrebbe sembrare un racconto di pura fantasia e invece si tratta dell’assurda verità. La pirateria ha paura di Britney Spears, o meglio, i lupi di mare disprezzerebbero talmente tanto i brani della cantante da allontanarsi alla loro riproduzione.

Pirateria: la famosa cantante pop usata come “scaccia-pirati”

Chi non conosce Britney Spears! La famosa cantante è conosciuta persino sulle isole più nascoste, e non tutti amano i suoi capolavori occidentali. Anzi, i pirati offensivi si allontanerebbero dall’area d’interesse proprio per questa ragione.

Ma vediamo tutti i dettagli sulla cantante. La Spears ad oggi si ricorda in particolar modo per quella questione sul marito, in realtà però la sua carriera è tutt’altro. Fin da bambina si trovava al centro della scena recitando in “The All-New Mickey Mouse Club”

all’età di undici anni, per poi passare alla musica a 16 anni. Proprio in quel momento iniziò il suo successo con “...Baby One More Time, il suo primo singolo, arrivando nel 2020 a superare addirittura  “I Want You Back” dei The Jackson 5 e “That’s” di Elvis Presley.

Eppure vi è anche chi detesta la sua musica, come per esempio i pirati. Già negli anni ’90, la Marina britannica si serviva del repertorio musicale della cantautrice per allontanare i lupi di mare. Grazie a lei sono state salvate infinità di petroliere senza utilizzare la violenza. Ad aiutare ovviamente è stata anche la maestosità della Royal Navy.

Come racconta il secondo ufficiale della Marina mercantile britannica, Rachel Owens, le petroliere sono il bottino più ambito dai pirati che tormentano il Corno d’Africa e l’area attorno. “Questi ragazzi non tollerano la cultura o la musica occidentale, rendendo perfetti i successi di Britney”.

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Pubblicato da
Melany Alteri