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Gli Stati Uniti vogliono imporre sanzioni alla Cina, e l’Europa non può stare a guardare

Gli Stati Uniti vogliono sanzionare la Cina per dissuaderla dall’invasione di Taiwan, e anche l’Unione Europea che subisce pressioni diplomatiche da Taipei affinché faccia lo stesso.

Alcune fonti hanno affermato che le deliberazioni sulla lobby separata di Washington e Taipei sugli inviati dell’UE erano entrambe in una fase iniziale, una risposta ai timori di un’invasione cinese che sono cresciuti con l’intensificarsi delle tensioni militari nello Stretto di Taiwan.

In entrambi i casi, l’idea è di adottare sanzioni al di là delle misure già adottate in Occidente per limitare alcuni scambi e investimenti con la Cina come chip per computer e apparecchiature per le telecomunicazioni.

Le fonti non hanno fornito dettagli su ciò che si sta prendendo in considerazione, ma la stiamo parlando di sanzionare la seconda economia più grande del mondo.

La potenziale imposizione di sanzioni alla Cina è un esercizio molto più complesso delle sanzioni alla Russia, dato il vasto coinvolgimento degli Stati Uniti e degli alleati con l’economia cinese“, ha affermato Nazak Nikakhtar, un ex alto funzionario del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.

La Cina rivendica Taiwan come proprio territorio e il mese scorso ha lanciato missili sull’isola e portato navi da guerra dopo che la presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi ha visitato Taipei in quella che Pechino ha visto come una provocazione.

Il presidente cinese Xi Jinping ha promesso di riunificare Taiwan e non ha escluso l’uso della forza. Il prossimo mese si assicurerà un terzo mandato di cinque anni alla guida di un congresso del Partito Comunista.

A Washington, i funzionari stanno valutando le opzioni per un possibile pacchetto di sanzioni contro la Cina per dissuadere Xi dal tentare di invadere Taiwan, ha affermato un funzionario statunitense.

Il passo di Taiwan verso l’Europa

Taiwan aveva già imposto sanzioni tramite  i funzionari europei dopo l’invasione russa dell’Ucraina, ma le recenti esercitazioni militari cinesi hanno visto la posizione di Taiwan rafforzarsi.

Nelle ultime settimane le richieste dei massimi funzionari taiwanesi per i preparativi per le sanzioni si sono intensificate.

Non è stato chiesto ancora nulla di specifico, solo che l’Europa pianifichi quali azioni potrebbe intraprendere se la Cina attaccasse, ha affermato una fonte informata sulle discussioni.

I funzionari dell’UE hanno finora evitato di imporre severe sanzioni alla Cina per questioni relative ai diritti umani, poiché il paese svolge un ruolo molto più importante per l’economia rispetto alla Russia.

Le sanzioni europee richiederebbero l’accordo di tutti i 27 paesi membri, il che è spesso sfuggente; il consenso è stato difficile anche nell’isolare la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, in parte perché il suo gas era fondamentale per la Germania.

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Pubblicato da
Simone Paciocco