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Instagram, preparatevi a Storie più lunghe da guardare

Instagram, la famosa piattaforma di social media, sta apportando un importante cambiamento alla sua funzione Storie. Secondo la società, le storie di 15 secondi verranno ora ampliate a 60 secondi. Ciò consente agli artisti digitali di pubblicare meno storie e agli spettatori di vedere meno storie.

Instagram ha recentemente annunciato di aver iniziato a lavorare per aumentare il tempo massimo per le storie. In effetti, questa funzionalità, che è stata testata con un certo numero di utenti, è stata presentata con lo slogan “Incontra storie più lunghe”. L’aggiornamento più recente di Meta ti consente di caricare racconti per un massimo di 60 secondi.

Instagram, la piattaforma si aggiorna

Un portavoce di Meta ha dichiarato in una dichiarazione che stanno cercando modi per migliorare l’esperienza di Instagram Stories. Secondo la portavoce, i clienti ora possono guardare i video delle storie per un massimo di 60 secondi invece di soli 15 secondi. Gli utenti stavano aspettando questo cambiamento nel tempo della storia da un po’ di tempo. Ogni giorno, a causa del limite di 15 secondi, vengono create dozzine di Storie, principalmente da influencer dei social media. Gli spettatori, d’altra parte, venivano spesso spinti alla Storia successiva.

È probabile che questa funzione sia un’aggiunta gradita alla community di Instagram, sia per i fornitori di contenuti che per gli utenti. I primi potranno pubblicare racconti senza essere interrotti ogni 15 secondi, mentre i secondi non dovranno più toccare ripetutamente per vedere un lungo filmato che potrebbero non voler vedere.

Il popolare sito di social media ha recentemente apportato grandi modifiche ai video. Ad esempio, il limite video Reels di 60 secondi è stato aumentato a 90 secondi. Gli utenti possono anche convertire automaticamente i video che durano meno di 15 minuti in Reels. Le storie di Instagram non sono l’unica cosa che sta guadagnando popolarità. L’avvio consentirà agli utenti di ricondividere il materiale in un modo simile al servizio Retweet di Twitter.

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Pubblicato da
Michele Ragone