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Microchip addio: bancomat e carta d’identità elettronica a rischio

È iniziata già da prima della pandemia da coronavirus la crisi dei microchip, aggravatasi poi in seguito al conflitto tra Russia e Ucraina. Il mercato delle auto, della tecnologia e della telefonia sono stati travolti da questa crisi e pare che si andrà a riversare quasi sicuramente anche sulla produzione di bancomat, carte di credito e carte d’identità elettroniche.

Infatti, in questo momento, pare che l’offerta riesca difficilmente a tenere il passo della domanda. Rispetto a 5 anni fa, i tempi di consegna dei chip per i sistemi di sicurezza bancaria informatica sono aumentati fino alle 52 settimane (rispetto alle 27 prima della pandemia).

 

 

Crisi dei microchip: quando è incominciato tutto ciò?

Il tutto è cominciato nel 2020, periodo in cui le restrizioni dovute al Covid hanno necessariamente frenato le consegne e chiuso gli stabilimenti. Inoltre, la dipendenza dalla Cina ha pesato parecchio, essendo che i rapporti commerciali hanno avuto problematiche importanti per via della politica “zero-Covid”.

La guerra tra Russia e Ucraina ha ulteriormente peggiorato la situazione. Di fatto, l’Ucraina è uno degli esportatori principali di C4F6 e di neon, dei gas che servono per l’incisione laser dei wafer di silicio

con i quali si costruiscono i chip.

La Russia, invece, esporta quantità molto elevate di palladio. Dopo lo scoppio del conflitto, la presidente della Commissione europea, Ursula von de Leyen, ha approvato il “Chip Act“, investimento tra i 43 e i 45 miliardi di euro per la produzione europea di semiconduttori.

 

 

Tessere sanitarie senza chip: cosa accadrà?

Prima del Covid, incominciò un processo di digitalizzazione che si è dovuto fermare per forza di cose. Di fatto, l’Italia ha dovuto annunciare la mancanza di micro-chip per le nuove tessere sanitarie. Dunque, le nuove carte non presenteranno il chip per accedere ai vari servizi online.

La produzione di tessere senza chip andrà avanti fino al 2024, come spiegato dal Mef. Per collegarsi ai servizi online, gli italiani dovranno estendere la durata della loro tessera sanitaria fino al 2023 sul sito Sistemats.

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Pubblicato da
Christian Savino