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Satoshi Nakamoto è il misterioso creatore dei Bitcoin: nessuno sa chi è o dove vive

Il nome Satoshi Nakamoto è uno pseudonimo utilizzato dalla persona o entità che ha creato i Bitcoin per nascondere la propria vera identità. Afferma di essere giapponese, nato il 5 aprile 1975 e risiede in Giappone, ma la gente ne dubita a causa della sua padronanza della lingua inglese e della sua preferenza per orari di lavoro più coerenti con il fuso orario del Regno Unito rispetto all’Asia.

Satoshi è il nome di un ragazzo giapponese che significa “uno con una saggia discendenza” e si presume che sia maschio.

Nakamoto è stato il primo a creare i Bitcoin. Nell’ottobre 2008, Satoshi ha pubblicato il white paper originale, descrivendo il suo progetto per un “sistema di cassa elettronico peer-to-peer“. A gennaio 2009 ha rilasciato la versione 0.1 del codice sorgente e ha lanciato la criptovaluta estraendo il blocco genesis. Il fondatore ha continuato a lavorare al progetto software per circa un altro anno e mezzo prima di disimpegnarsi dallo sviluppo attivo.

Nessuno sa perché Satoshi Nakamoto abbia deciso di scomparire senza mai rivelarsi o addirittura incassare alcuni dei miliardi di dollari vendendo le sue prime monete coniate. Ciò ha fornito un terreno fertile per speculazioni, ipotesi plausibili e vere e proprie teorie del complotto. I ricercatori hanno approfondito i pochi dati lasciati dalla misteriosa figura, cercando di analizzare il suo vocabolario, il suo modo di scrivere e altri indizi per trovare la sua vera identità.

Speculazioni sulla vera identità

Dorian Nakamoto è un ragazzo che la maggior parte delle persone associano al creatore di Bitcoin ed è stato presentato come Satoshi nel marzo 2014 da Newsweek Magazine. Dorian ha negato di avere alcun legame con lo sviluppo della criptovaluta, ma alla fine ha abbracciato il ruolo di una sorta di mascotte per la comunità.

Le prove citate dalla rivista includono il fatto che Dorian sia effettivamente nato con il nome Satoshi. Si è formato come fisico alla Cal Poly University e ha lavorato come ingegnere informatico per società di servizi di informazione finanziaria e tecnologica.

Nakamoto ha anche tendenze libertarie e ha incoraggiato sua figlia ad avere un’attività “non sotto il controllo del governo“. E quando gli è stato chiesto per la prima volta di Bitcoin, Nakamoto ha erroneamente pensato che fosse una domanda su uno dei progetti riservati che ha realizzato per gli appaltatori militari statunitensi e ha detto: “Non sono più coinvolto in questo e non posso discuterne. È stato consegnato ad altre persone. Adesso ne sono responsabili. Non ho più alcun collegamento“.

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Pubblicato da
Simone Paciocco