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Crisi della fibra ottica: prezzi cresciuti oltre il 70%, mancano le materie prime

Di recente, a causa di un’ampia gamma di fattori, compresi quelli geopolitici, stiamo osservando un crollo dei prezzi delle materie prime, del carburante, dei trasporti e di conseguenza dei prodotti finali. Inutile dire che anche il settore della fibra ottica è stato colpito da questa situazione irregolare.

È interessante notare che anche il Financial Times ha pubblicato un articolo in cui presentava la situazione attuale del mercato delle fibre ottiche. Si afferma chiaramente che la notevole crescita dei prezzi risente (principalmente si tratta dell’aumento dei prezzi dei semilavorati, delle materie plastiche e soprattutto delle fibre ottiche). La carenza e l’aumento dei componenti chiave (ad es. elio e tetracloruro di silicio) hanno portato i prezzi delle fibre a salire fino al 70% in più da marzo 2021.

Una situazione critica

Un altro motivo dell’aumento dei prezzi è dovuto alla domanda di cavi che è aumentata dell’8,1% nella prima metà dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Sebbene la pandemia abbia spinto alcuni dei più grandi gruppi di telecomunicazioni

a ridurre le proprie spese in conto capitale, c’è stata una crescente domanda di servizi Internet e dati. Ciò ha comportato un aumento significativo dei tempi di consegna degli ordini, che vanno da 20 settimane a 12 mesi.

Di conseguenza, è così importante pianificare in anticipo gli investimenti e tutti gli acquisti necessari.

Anche le società come FIBRAIN stanno lavorando attivamente per ridurre la pressione dell’aumento dei costi e, grazie a una strategia a lungo termine cercherà di garantire la continuità dell’offerta mantenendo il livello di mercato dei prezzi, così come altri operatori italiani che forniscono un servizio simile.

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Pubblicato da
Simone Paciocco