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Radiazioni smartphone: utenti in pericolo, ecco i più dannosi

Uno studio pubblicato da Bankless Time invita a tenere maggiore consapevolezza per quanto riguarda le radiazioni da smartphone. Infatti, la testata ha pubblicato un report sugli smartphone attualmente sul mercato che sono altamente radioattivi.

Le case produttrici di smartphone devono obbligatoriamente mettere in commercio dei dispositivi che non superino una certa soglia di radioattività, altrimenti rischiano seriamente di vedersi togliere il loro prodotto dal mercato immediatamente.

Come accennato, c’è un limite da non superare per le radiazioni da smartphone. La FCC (Federal Communications Commission) ha infatti imposto un limite di 1,6 W/kg per tutti gli smartphone esistenti e corrisponde alla velocità con cui il nostro corpo riesce ad assorbire le onde elettromagnetiche.

La maggior parte degli smartphone presentano un numero discreto di radiazioni, ma ce n’è uno a sorpresa che non vi aspettereste mai di trovare. Oltretutto, è anche parecchio utilizzato.

 

 

Radiazioni smartphone: ecco il cellulare più radioattivo di tutti

Motorola Edge è lo smartphone che presenta un numero più alto di radiazioni rispetto alla media. Infatti, la sua misurazione SAR (Specific Absorption Rate) raggiunge i 1.79 W/kg. Il cellulare è molto diffuso negli Stati Uniti, in Italia un po’ meno; dunque, possiamo stare più “tranquilli”.

Al secondo e al terzo posto ci sono altri due cellulari diffusi ma non eccessivamente, ossia ZTE Axon 11 5G e OnePlus 6T, rispettivamente con 1.59 W/kg e 1.55 W/kg di misurazione SAR.

Tutte queste misurazioni ci aiutano a capire come funzionano le radiazioni da cellulare, ma è importante sapere anche che attualmente non ci sono delle vere e proprie evidenze scientifiche che attestino la correlazione tra onde elettromagnetiche e problemi di salute gravi.

L’unica cosa che tutti dovremmo fare sicuramente è un utilizzo più consapevole e parsimonioso dello smartphone che, oltre che in termini di salute fisica, questa strategia può essere un’ottima alleata per altri fattori.

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Pubblicato da
Christian Savino