Telegram, strumento di propaganda: la figlia di Putin lancia un messaggio nascosto

Su Telegram è impossibile riconoscerla (o quasi): il suo nome reale è Maria Vorontsova ed altro non è che la figlia maggiore di Vladimir Putin. Questa ha scelto di diffondere delle notizie riguardanti la guerra su un mezzo potente come la piattaforma in questione, ma con un nome abbreviato ovvero “Maria V”.

Telegram: le parole diffuse dalla figlia di Putin sulla guerra

La 37enne, che lavora al Centro nazionale di ricerca medica per l’endocrinologia del ministero della Salute russo, è la primogenita nata da Putin e dall’ex first lady Lyudmila Aleksandrovna Ocheretnaya.

Nei messaggi emersi dalla chat tra Maria e altri 106 ex compagni di facoltà si legge: “Nessuno in Occidente vuole che la Russia sia prospera e per questo cercano di impedirlo da sempre. E continueranno a farlo”. A portare alla luce i suoi post è stato Dmitry Kolezev del media indipendente russo Republic, che ha spiegato: Non siamo sicuri al 100% che il profilo sia della Vorontsova, ma almeno due fonti autorevoli, oltre a molte prove circostanziali, ci confermano che lo è”.

Maria V. successivamente si sarebbe arrabbiata con un compagno che ha parlato di “annessione”: “E’ un’operazione dettata dalla volontà del popolo, perché in questa storia la Russia non è l’aggressore, ma la vittima costretta a difendersi”. Nel suo mirino anche l’Occidente: “Nel 2008 sono iniziate le prime sanzioni contro di noi e hanno minacciato che la mozzarella sarebbe scomparsa dagli scaffali dei negozi. Tutti sono andati fuori di testa: Come sopravviveremo adesso senza mozzarella italiana? Ora stiamo ancora respirando? Così sembra. Anzi, adesso abbiamo anche la nostra mozzarella. E sembrava possibile negli anni ’90? No!”.

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