News

Blocco dei bancomat: si esclude l’attacco hacker, le autorità monitorano la situazione

Una mattinata di totale blackout. Da Torino a Trento, passando per Roma e Milano, e poi a tratti in tutta Italia.

La rete ATM, fondamentale per i pagamenti di utenze, servizi ha registrato diversi malfunzionamenti a partire da metà mattina di venerdì 15 aprile. A mezzogiorno la situazione non era ancora risolta. Ma Nexi, parlando con La Stampa, esclude categoricamente un attacco hacker, e attribuisce il problema a un fornitore di tecnologia, in questo caso specifico IBM.

Si trattava di un malfunzionamento tecnico relativo alle autorizzazioni di transazione. Intanto le autorità continuano a monitorare la situazione.

Problemi generali sui pagamenti elettronici con carte e bancomat in tutta Italia. Proprio alla vigilia del weekend di Pasqua, il primo in due anni senza restrizioni causa pandemia. Il tam tam si alza velocemente, dopo le 11.45 iniziano i primi segnali di una giornata difficile per gli operatori interbancari.

Una situazione che ha creato il caos

Diverse segnalazioni su Twitter e sui social, che raccontano di disservizi diffusi. Attualmente sono ancora funzionanti le reti bancarie per il prelievo di contante presso i POS dei punti vendita della GDO, come nel caso delle banche digitali, e presso gli ATM.

Lo stesso vale per i pagamenti digitali. Secondo le chat di Telegram e secondo il sito Downdetector, tutte le carte di pagamento Unicredit, Bancomat, Visa e Mastercard hanno smesso di funzionare sul territorio italiano.

Problemi anche per Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, BNL, come mostrato su Downdector. Altri indicano problemi con pagamenti simili alle stazioni di servizio. Le autorità preposte stanno indagando, ma non è chiara la natura dell’interruzione, se si tratti di un problema di rete o di qualcos’altro.

In ogni caso, secondo fonti vicine alla questione, i problemi sono già in via di risoluzione e i pagamenti tramite le reti dovrebbero tornare a funzionare in breve tempo. Seguiranno aggiornamenti.

Condividi
Pubblicato da
Simone Paciocco