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Francobolli preziosi: se lo possiedi sappi che stai per cambiare vita

Il valore di un oggetto non si ferma mai, o quasi, all’apparenza. Qualsiasi cosa, che sia un oggetto o un legame, va oltre ciò che si vede. Prendiamo in esame le monete: un solo centesimo apparentemente non ci permette nemmeno di acquistare una caramella, eppure in alcuni casi, quel centesimo è lo stesso che può farci guadagnare migliaia di euro. Insomma, tale discorso vale anche per i francobolli preziosi.

Francobolli preziosi: un tuffo nella filatelia

Quando si parla di Filatelia si intende il collezionismo di francobolli. Tale termine venne coniato nel XIX secolo unendo i termini greci filos (“amante”) e atelia (“franchigia”). Attualmente parlando, questa ad oggi si sta lentamente estinguendo a causa della tecnologia. Per fortuna però sono rimasti ancora alcuni superstiti che valgono più di ogni cosa.

Nel 1956, in occasione dell’ammissione dell’Italia nell’ONU, venne emessa una serie di due francobolli (uno rosa, l’altro verdastro) stampati con procedimento 3D, esaminabili con occhiali bicolori, rosso e azzurro (serie 806/7). Nel 2001

e 2004 in omaggio all’industria tessile italiana vennero realizzati in ordine un francobollo di stoffa (serie 2615; industria serica) e un merletto con roselline (serie 2740). Nel 2005 invece nacque grazie alle Poste Italiane un francobollo denominato “multimediale” (serie 2802), per via dell’ologramma contenuto: celebrava l’esplorazione di Marte.

Nel 2007 toccò ai francobolli di legno di betulla, autoadesivi, per la Basilica di S.Vincenzo di Galliano a Cantù (serie 2947); il 2010 fu l’anno di quello magnetico (3150, Federazione dei prodotti d’acciaio italiani) e nel 2011 e ’12 dei fotocromatici (serie 19/11; Natale con renne, si illumina al buio sotto i raggi UV e serie 1541, il suonatore di flauto col naso fosforescente). Di seguito, nel 2005, 2006 e 2012 uscirono dei francobolli con ologramma tramite l’uso di stampa termografica e rappresentanti rispettivamente il bicentenario della nascita di Hans Christian Andersen (BF 59), la Marine Life-Sea Shells (BF68) e il 60° anniversario del regno di Elisabetta di Inghilterra.

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Pubblicato da
Melany Alteri