News

Immatricolazioni auto in Italia, febbraio è un mese da dimenticare, ecco cosa succede

Mentre l’Europa si avvia verso una crescita sempre più ambiziosa verso un futuro dove ci saranno sempre più veicoli elettrici, il mercato automobilistico inzia a risentirne, sopratutto in Italia. Mentre altri importanti mercati automobilistici europei hanno continuato a registrare forti aumenti nell’adozione di veicoli elettrici a febbraio, il paese sembrava quasi fermarsi.

Come mostrano i dati mensili ufficiali dell’UNRAE, febbraio è stato un altro mese di preoccupanti perdite per le vendite di automobili. Analogamente ai dati di vendita di gennaio, così come a quelli degli ultimi mesi, le immatricolazioni complessive di auto in Italia sono diminuite di oltre il 22% anno su anno (YoY), con un totale di circa 112.000 immatricolazioni rispetto alle oltre 144.000 di un anno fa.

I propulsori a benzina e diesel sono scesi rispettivamente al 26,4% e al 22,3% della quota di mercato (dal 32,8% e dal 25,1%), una diminuzione relativamente modesta della quota, mentre i numeri di immatricolazione assoluta per entrambi i tipi di motori hanno subito cali su base annua di quasi un terzo o più.

Salgono i motori ibridi

Le tradizionali ibride plugless aumentano la propria quota salendo invece al 34,2% (rispetto al 28,8% di dodici mesi fa), mentre calano anche in valore assoluto del 7,5%, segno del peggioramento delle condizioni del mercato automobilistico italiano.

Anche i veicoli completamente elettrici hanno mostrato segnali contrastanti, con un totale di 3.175 unità immatricolate, per una quota di mercato del 2,8%. Se ciò significava un relativo aumento rispetto al saldo dello scorso anno (2,4% di quota a febbraio 2021), ha anche segnato un calo di oltre l’8% su base annua rispetto alle 3.460 registrazioni di un anno fa, nonché il dato di vendita assoluto più basso da ottobre 2020.

Questa è la prima volta da anni che assistiamo a un calo delle vendite mensili su base annua di auto completamente elettriche (con la notevole eccezione di aprile 2020, quando il blocco completo ha congelato il Paese). Il motivo è abbastanza semplice: nuovi incentivi sono al vaglio del governo italiano, dopo la fine del pacchetto fiscale lo scorso dicembre e il deterioramento del mercato che ne è immediatamente seguito.

Tuttavia, non sono stati ancora confermati e questo inevitabilmente fa sì che i clienti attendano i nuovi incentivi prima di finalizzare un acquisto. Prima il governo fornirà chiarezza (e fondi), prima il mercato completo delle auto elettriche tornerà al suo ritmo di crescita abituale.

Condividi
Pubblicato da
Simone Paciocco